Giustizia. A Cosenza giudici raccolgono firme contro Alfano
Una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del ministro della Giustizia, Angelino Alfano: è l'iniziativa messa in piedi da un gruppo di avvocati di Cosenza "decisi - è scritto in un comunicato - ad opporsi ai provvedimenti legislativi del governo Berlusconi in materia d'amministrazione della giustizia. Il ministro e' pubblicamente ammonito - continua il comunicato - per aver dato vita e/o contribuito ad una serie di modifiche e innovazioni legislative dichiarate o dichiarande incostituzionali". Il portavoce del movimento forense, Carlo Paduano, avvocato civilista, chiede l'adesione di colleghi e cittadini "ad un'azione di contrasto alla proliferazione di norme "ad personam" come lo sono quelle contenute nel cosiddetto "lodo Alfano" o nella "prescrizione breve" da un lato e nel "processo lungo" dall'altro. A convenienza. La "goccia" che però trabocca, stavolta, - spiega - è l'invenzione di una figura a metà strada fra il commerciante e l'impresario; figura che licenzia gli avvocati per sostituirsi a loro nella gestione preventiva di qualsiasi situazione giuridicamente apprezzabile: è la figura del "medio conciliatore", ruolo basato esclusivamente sulla contabilita' economica delle parti che volessero evitare una causa di giudizio. I promotori dell'iniziativa definiscono la "media conciliazione" come una vera e propria "rottamazione della giustizia civile". La natura stessa del ministero della Giustizia - secondo Paduano - e' gravemente compromessa dagli interessi personali (sia economici che giudiziari) e di superiorità di Berlusconi, prevalenti in misura sproporzionata rispetto alle sue stesse capacita' umane: e solo in questa chiave è comprensibile tanta "poliedricità e fantasiosità produttiva" di leggi che, pesantemente, ledono invece gli interessi di pacifica e armonica convivenza fra cittadini italiani. E' cosi' che Berlusconi e suoi ministri abusano dei cosiddetti poteri forti o, se si vuole, finanziario-speculativi". Il fine che il comitato forense denuncia nell'azione di governo in materia di giustizia, e' "lo smantellamento del sistema democratico costituzionale. Percio', - si legge - gli avvocati promotori della mozione intendono investire della questione "tutti i cittadini della Repubblica coinvolgendo, il 24 maggio prossimo venturo, il presidente dell'organismo unitario dell'avvocatura (Oua), l'avvocato Maurizio De Tilla da Napoli che partecipera' al convegno organizzato su tali questioni a Cosenza a l Cinema Modernissimo". Altro tema in agenda, a conseguente conclusione della mozione, e' la riforma dell'Ordinamento forense. La raccolta di firme sara' proposta in tutte le giurisdizioni e nelle piazze d'Italia.