“Voci dal sottosuolo”, riparte la rassegna itinerante di teatro in emersione
È tutto pronto a Cosenza per la quarta edizione di “Voci dal sottosuolo”, la rassegna itinerante di teatro in emersione realizzata dal Kollettivo Kontrora che ha ideato il progetto, con la compagnia Teatro del Carro-Pino Michienzi in qualità di partner organizzativo.
Dopo l’anticipo delle due date di Corigliano-Rossano (nel cosentino), organizzate con il patrocinio e il contributo del Comune, con “Spartacu strit viù” di Teatro del Carro e “Frichigno” della Piccola Compagnia Impertinente, la carovana di Voci dal sottosuolo si sposta al teatro Silvio Vuozzo per quattro appuntamenti dedicati al teatro contemporaneo che andranno in scena all'interno dell'Istituto comprensivo Spirito Santo che ha deciso di ospitare la rassegna e ha avviato un percorso di collaborazione con Kollettivo Kontrora.
Ad aprire la programmazione sarà proprio “Frichigno” di Enrico Cibelli, prodotto dalla Piccola Compagnia Impertinente di Foggia, diretto e interpretato da Pierluigi Bevilacqua, che andrà in scena il 7 aprile. Frichigno è un monologo a più voci, “ad alta voce”, su Foggia, la città abituata a indossare la maglia nera del Sole 24 Ore, che però i suoi cittadini amano.
Domenica 28 aprile sarà il turno di “141 - Dialogo per una persona sola”, con Mariasilvia Greco, per la regia di Elvira Scorza. “141”, su testo della stessa Greco con una filastrocca di Scorza, è una riflessione sulla solitudine intesa come condizione essenziale e necessaria dell’essere umano, vista attraverso la figura di Ada, una donna in attesa dell’autobus che la porterà al mare.
La programmazione di Voci dal sottosuolo proseguirà domenica 19 maggio con Mammut Teatro in “Smart Work” di Gianluca Vetromilo e Armando Canzonieri, con Francesco Rizzo, per la regia dello stesso Vetromilo. Protagonista è un giovanissimo che si divincola tra le avversità della vita non trovando il tempo per viverla: la mattina è operatore al call center e la sera rider che consegna le pizze, vive per lavorare incastrato in una routine che non lascia scampo e che mette al primo posto il mostro sacro del “lavoro”.
L’ultimo appuntamento della rassegna itinerante di teatro del Kollettivo Kontrora sarà domenica 2 giugno, quando lo stesso Kollettivo debutterà con “Quattro pezzi facili meno una” di Francesco Aiello e Giovan Battista Picerno: attraverso il protagonista Umberto, “Quattro pezzi facili” si svolge nella Reggio Calabria delle “giornate”, quando la vicenda di un gruppo di giovani, tutti al di sotto dei trent’anni, segnerà in maniera profonda il destino della democrazia italiana ed europea.
“Voci dal sottosuolo ritorna e conferma l’idea di un percorso che è nato due anni fa dalla collaborazione, dalla voglia di creare relazione e di mettere in pratica quello che si dice “fare rete” - è il commento del Kollettivo Kontrora - Le voci, per quanto a volte relegate a un sottosuolo che, nelle pur enormi difficoltà che il teatro sta vivendo, rimane vivo e vivace, hanno bisogno di spazi per arrivare all'orecchio di qualcuno. L'invito è, come sempre, di considerare lo spazio di questa rassegna come un luogo di comunità, che vive delle attenzioni e della cura di chi propone ma che appartiene a tutte e tutti”.