La percezione del Bello nel XXI secolo, la spiega un ciclo di incontri dell’Abarc
L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria ha organizzato un ciclo di incontri sul tema “La percezione del bello nel XXI secolo. Conversazioni oltre il reale”, curati da Giuseppina De Marco, Storica dell’arte e Docente di Elementi di Architettura e Urbanistica, per coinvolgere il più vasto pubblico in un percorso di conoscenza e di comprensione dei meccanismi culturali sottesi alla nascita delle opere d’arte contemporanea, nei confronti delle quali tuttora si assiste a difficoltà di decodificazione visiva e di interpretazione critica.
Cosa si intende dimostrare durante questi incontri? Tutta l’arte è contemporanea e le radici dei linguaggi più innovativi e trasgressivi riconducibili alle Avanguardie e Neoavanguardie del Novecento affondano indietro nel tempo, come dimostra un’attenta analisi della Storia dell’Arte.
Ciò che cambia è la visione del mondo, mediata da Filosofi e Scienziati, che offrono sempre nuove lenti per la lettura del rapporto dialettico tra l’Io e il Non Io.
Il concetto della Bellezza, elaborato nelle Accademie greche, è spesso entrato nella formazione dei maggiori artisti, che oggi riteniamo i Maestri della Contemporaneità, i quali, vagliando criticamente i canoni classici, sono riusciti a tracciare nuove e soggettive visioni del mondo, solo dopo avere conosciuto i grandi interpreti della Bellezza antica.
Perché antico (da ante-davanti) è ciò che si colloca davanti a noi e che, racchiudendo valori etici universali, si offre a nuove interpretazioni. All’aspirazione verso l’equilibrio, che ha generato forme d’arte apparentemente intellegibili ai più, si è gradualmente sostituita un’arte che sembra celebrare il Caos o meglio la Libertà, mediante nuovi canali conoscitivi, che sono riusciti a fare vacillare le certezze fin dalla nascita dell’Uomo Copernicano.
Il primo incontro si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Accademia, in via XXV Luglio n. 10, Mercoledì 10 aprile alle 17.30. Dopo il saluto istituzionale della Presidente Maria Cerzoso e del Direttore Pietro Sacchetti, Giuseppina De Marco introdurrà il dibattito sul tema La storicità del linguaggio contemporaneo. Gli antichi e noi, che vedrà protagonista il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, in dialogo con la curatrice e con Domenico Surace, Docente di Storia dell’Arte.
Il secondo appuntamento è fissato per Mercoledì 15 maggio, ore 17.30, e avrà l’obiettivo di Conoscere e riconoscere. Segni, sottosegni, messaggi elaborati dai protagonisti del XXI secolo, con la partecipazione di Marcello Sestito, Professore di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea, che dialogherà con Giuseppina De Marco, Marcello Francolini e Gabriele Romeo.
Mercoledì 12 giugno alle ore 17.30 l’incontro verterà sul tema Destrutturare la Bellezza. Estetica del Caos - Estetica della Libertà, affrontato da Ettore Rocca, Professore di Estetica presso il Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea e presso Søren Kierkegaard Studies, Department of Systematic Theology, Faculty of Theology, University of Copenhagen.