Salone del libro di Torino: nello stand Calabria la storia dei Ciellini ad Arcavacata
La notizia dell'apertura della fase testimoniale della causa di beatificazione di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, rappresenta un’occasione per rivisitare la storia del movimento e delle sue comunità, diffuse non solo in Italia.
Una presenza incisiva quella di CL, guardata con sospetto e aperta avversione dalla stampa laica e di sinistra, negli anni Settanta e Ottanta attraversati dal terrorismo, da violente contrapposizioni ideologiche, da imponenti moti di contestazione.
Il libro di Mario De Filippis, Ciellini ad Arcavacata, (Cosenza, Editoriale progetto 2000, pagine 152, molto illustrato), ricostruisce la formazione di una vivace, combattiva comunità ciellina nel cantiere dell’Università della Calabria, che inaugura il suo primo anno accademico nel 1972.
Alcuni giovani ricercatori, appartenenti al movimento di don Giussani, giungono in Calabria per partecipare alla nascita di questo importante centro di ricerca e formazione, istituito dopo un acceso dibattito nazionale tra le migliori menti della politica del tempo (Riccardo Misasi, Giacomo Mancini, Beniamino Andreatta), con il proposito dichiarato di condurre la regione fuori dalla sua arretratezza storica.
L’Università della Calabria sorge con un impianto di campus anglosassone, il primo del genere in Italia, dotato di un Centro residenziale che ospiterà studenti e docenti, e servizi di mensa e trasporto. Un luogo che per la prima volta riunisce i giovani di questa regione, riducendo sensibilmente l’emigrazione verso le tradizionali città universitarie, un esperimento sociologico e culturale di grande portata.
Anche il mondo cattolico si interessa al progetto, papa Paolo VI sceglie un suo amico personale, mons. Enea Selis, come arcivescovo di Cosenza, nella cui diocesi ha sede il nuovo ateneo, per seguire con un'attenzione particolare questa importante realtà giovanile.
Nelle pagine di Ciellini ad Arcavacata si ripercorrono questi anni così fecondi e carichi di promesse, attraverso il racconto della vita della comunità, un gruppo di giovani in un percorso di fede, di testimonianza, di lettura della realtà.
Si tratta di giovani, a volte baldanzosi come tutti i ragazzi, a volte impreparati alle sfide poste dal dibattito politico e culturale. Nel contesto di un campus in crescita, in una regione interessata da un processo di trasformazione non sempre governato nel modo migliore.
Un ricco apparato di documenti, foto e schede accompagna e aiuta il lettore a entrare in anni ormai così lontani: chi erano i primi ciellini (1976-1989) che ad Arcavacata portarono il verbo di don Giussani? Come facevano a conoscere tutto del Samizdat russo e del sindacato polacco Solidarność? Perché venivano preferiti i canti alpini a quelli goderecci silani?
Dove erano i luoghi della caritativa cosentina? Cos’era il raggio e chi vi partecipava? E la diaconia? Come si traduceva l’esperienza del movimento in un contesto come quello calabrese?
Dopo quasi quarant’anni, un recupero della memoria di una presenza significativa all’Unical. Il volume di Mario De Filippis, è suddiviso in otto capitoli, con schede e illustrazioni.
Oltre alla presentazione l’editore Demetrio Guzzardi ha firmato dei testi, pubblicati in appendice, in cui ricorda l’esperienza di solidarietà verso i terremotati dell’Irpinia e il recupero della figura di don Carlo De Cardona, il prete cosentino che nei primi anni del Novecento, fu l’animatore intrepido del Movimento sociale cattolico, nato dopo la promulgazione
della Rerum novarum di Leone XIII.
LA PRESENTAZIONE
Il volume sarà presentato al Salone internazionale del libro di Torino (Lingotto Fiere) nello Stand della Regione Calabria (padiglione Oval, U138-V137), domenica 12 maggio alla 19, introdotto da Demetrio Guzzardi (direttore Editoriale progetto 2000), e con gli interventi di Carmen Ambriani (Universitas Vivariensis), Rino Giovinco (direttore Biblioteca comunale di Bisignano), Andrea Gualtieri (giornalista la Repubblica), Mario De Filippis (autore del saggio).
L’AUTORE
Mario De Filippis è nato a Cosenza nel 1961, si è laureato in Storia all’Università della Calabria. Docente di materie letterarie nella scuola superiore. Ha già al suo attivo diversi volumi sulla storia politica del Novecento cosentino. Con l’Editoriale progetto 2000 ha pubblicato «Una provincia fuorilegge?». Momenti dello scontro fra Destra e Sinistra in Calabria Citeriore (1999) scritto a due mani con Carmen Ambriani e Storia, società, istituzioni, fede e pietà popolare a Marano Marchesato. La Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmelo (2000). Giornalista pubblicista, collabora con quotidiani, periodici e siti online.