Crotone. Dializzati, sit-in di protesta all’ospedale. Aned: “Siamo lasciati soli”
Da stamattina l’Aned, Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto e l’associazione Vivere Sorridendo, che riunisce i malati oncologici, stanno effettuando un sit-in che durerà fino a stasera, per denunciare le criticità vissute all’interno del nosocomio di Crotone. Problemi che stanno denunciando ormai da tempo, sia a livello di carenza di medici che di servizi e strutture mancanti, ma che ancora stentano ad avere risposte nonostante i solleciti.
Per esempio, Vincenzo Colacchio, rappresentante Aned per Crotone, denuncia: “C'è carenza di personale nel reparto di emodialisi; in pratica ci dovrebbero essere almeno 10-12 medici e invece ne abbiamo solo 3”. Sottolinea che, malgrado gli sforzi fatti dai medici, non ce la possono fare perché non c'è solo la dialisi di Crotone ma anche quella di Mesoraca, a cui si aggiunge il reparto e l'ambulatorio. Altro problema segnalato quello della mancanza di letti bilancia “che per gli ammalati di dialisi è di vitale importanza sapere quando si mettono a letto la mattina che peso hanno e quando escono che peso hanno”.
Giovanni Marsala, referente di Vivere Sorridendo, segnala carenza di personale anche nel reparto di oncologia dell'ospedale di Crotone, con una marea di pazienti che ogni mattina si riversano in reparto. Anche lui sottolinea la professionalità dei medici presenti che fanno ben oltre il loro dovere per cercare di dare risposte ai pazienti che crescono sempre, con numeri, a suo dire “da pandemia”. Per Marsala “non tutti hanno le possibilità per andarsi a curare privatamente o per andarsi a curare fuori, altrove. Dobbiamo garantire la sanità pubblica, come è giusto che sia”.
Sottolinea, ancora, che dal 2019 il reparto di medicina nucleare è chiuso “ed è un diritto che devono avere i nostri malati. Abbiamo avuto interlocuzioni con l'Asp, abbiamo mandato come associazione per i nostri malati oncologici in passato varie Pec, anche indirizzate alla Regione. Finora abbiamo ricevuto picche”. E il rappresentante di Vivere Sorridendo conclude: “Non c'è nessuno al nostro fianco, siamo abbandonati; siamo completamente soli. La sanità di Crotone deve essere risanata e messa a posto, anche in maniera urgente”.