A Curinga immersione archeologica naturalistica con il Plants Play
Domenica 26 maggio il Circolo di Legambiente Lamezia Terme in collaborazione con Air bnb, Ali sul Mediterraneo e Conflenti Trekking, ha in programma un evento-esperienza molto particolare.
Si tratta di un percorso innovativo in un multiverso sonoro e visivo delle nostre radici storiche, attraverso una visita guidata a cura di Nicola Serratore.
"Visiteremo le Terme Romane di Curinga, dette anche “tempio di Castore e Polluce”, resti importanti dell’epoca Romana, risalenti alla fine del III-IV secolo A.C., per poi entrare nella maestosa natura arborea del Platano Gigante Orientale, scoprire la sua storia, immergendosi nelle sonorità antiche di questo luogo magico, attraverso l’uso di uno speciale strumento che permette di convertire le variazioni elettriche delle piante in autentiche note musicali", fa sapere l'associazione.
"L’esperienza terminerà con una visita al Monastero di Sant'Elia Vecchio, meglio conosciuto come Eremo di Curinga: una porta di collegamento tra Oriente e Occidente, da dove poter osservare il meraviglioso panorama che questo luogo custodisce e nel quale, con una pratica Yoga Orientale guidata dall’insegnante Elisa Fazio, si farà insieme il saluto al sole", sottolinea.
"Una passeggiata immersiva nei luoghi meravigliosi del nostro territorio, dunque, per riconnettersi alla natura e attraverso l’ascolto, entrare in una dimensione di straordinario impatto emotivo. Impareremo che le piante sono estremamente consapevoli di quello che accade intorno a loro, hanno linguaggi molto sofisticati e possiedono più di 15 sensi", continua.
"Attraverso il Plants Play scopriremo insieme come la musica generata dalle piante sia la diretta conseguenza non solo delle sue classiche funzioni fisiologiche, ma anche della percezione che hanno dell’ambiente circostante. Un esempio? Toccando la pianta sarà evidente una variazione della musica composta. Imparare a ascoltare gli alberi ci insegnerà a preservarli e proteggerli nonché sviluppare un pensiero ecologista, perché si sa: la cura inizia con la conoscenza”, conclude Legambiente.