Idv lancia il Referendum Day per il 4 giugno
“Un incontro partecipassimo con la stampa quello dell’idv di stamattina durante il quale, il segretario regionale Maurizio Feraudo, unitamente alla responsabile regionale per i referendum Carolina Marciano’, lanciano il referendum day del 4 giugno nelle maggiore piazze della Calabria. “L’incontro allargato ai comitati che promuovono i referendum – dice Feraudo- è un appello alla mobilitazione per tutti i soggetti politici, le associazioni ambientaliste, gli amministratori, che vogliono dare sostegno ai quattro quesiti contro un governo che vuole tenere nascosto le ragioni dei referendum remando contro. Votare e fare votare SI, sensibilizzare sull’importanza di scelte che cambiano il nostro vivere quotidiano è una vera e propria battaglia di civiltà. Questa battaglia è sentita e condivisa non solo da una larga parte del mondo politico ma anche da una larga parte del mondo intellettuale e scientifico che si è espresso con numerosi appelli per il Si ai quesiti e anche questo può dare un’idea della portata politica e sociale di questa tornata referendaria”.Il si all’abolizione del nucleare viene detto anche dal prof. Daniele Menniti responsabile regionale del dipartimento energia dell’idv che spiega scientificamente come il problema energetico è il problema del futuro questo tipo di tecnologia non serve perché possiamo produrre energia in modo alternativo con le fonti rinnovabili. “Le rinnovabili possono essere gestite da tutte, il nucleare da pochi che hanno i soldi mentre non si vuole lasciare al popolo la possibilità di soddisfare le proprie esigenze senza dipendere da altri”. Seguono gli interventi dei due rappresentanti dei comitati regionali, Gennaro Montuoro per “Acqua pubblica Bruno Arcuri” e Francesco Saccomanno del “Vota Si, Fermiamo il nucleare” che discorrono sul primo e sul secondo quesito sulla privatizzazione dell'acqua riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e sul secondo s difesa dell’acqua come bene pubblico della collettività, da sottrarre alle pure logiche del mercato; la gestione dell’acqua deve tornare ad essere pubblica, solo così si potrà avere un’equa ripartizione delle tariffe. Saccomanno respinge la scelta a favore del nucleare voluta da questo governo. “Con questo referendum –dice- si vuole fare capire la pericolosità delle centrali nucleari e gli effetti devastanti conseguenti ai non rari incidenti nei siti nucleari. Ciò dimostra che il materiale radioattivo e le successive scorie non sono trattabili in sicurezza e ancora troppo poco si sa e si conosce sull’entità e durata degli effetti della radioattività su persone e ambiente”. Seguono gli interventi conclusivi dei Consiglieri regionali dell’Idv Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico. Giordano dice:” prima hanno impedito che i referendum si tenessero insieme alle amministrative, sprecando 400 mln di euro e inanellando una serie di stratagemmi per rubare agli italiani anche il diritto di dire la loro. Vogliono avere le mani libere su acqua pubblica e energia atomica. Un'operazione politicamente vergognosa che indebolisce la democrazia, toglie agli italiani la possibilità di scegliere per sé e per il Paese un futuro più moderno, sostenibile e giusto e mira a regalare favori e miliardi alle solite lobby economiche e finanziarie. Ma i Calabresi non ci stanno, vogliono far sentire la propria voce e stanno chiedendo con forza di non vedere offeso il diritto ad esprimersi liberamente su acqua, nucleare e legittimo impedimento, referendum anche quest’ultimo proposto da noi di IDV, dopo una battaglia in Parlamento”. Mimmo Talarico nel suo appello fa un plauso alle forze migliori del paese.”Idv ha iniziato-dice- e ha aggregato con il tempo tantissime associazioni, movimenti e liberi cittadini chehanno sentito la necessità di valorizzare le ragioni del si”. Una stoccata da parte del consigliere Idv va a Scopelliti e alla politica regionale di Governo accusata di non essersi dotata ancora di un piano energetico regionale.”Vogliamo la nostra regione denuclearizzata -continua Talarico- anche perché è una regione ballerina e non potrebbe mai ospitare centrali nucleari” e conclude esponendo le sedici iniziative già in campo a Cosenza che lo vedono impegnato in prima persona. Carolina Marciano’ chiude i lavori dell’iniziativa lanciando un appuntamento lametino che è quello della Carovana Gioisa che comprende il passaggio di dieci macchine dai paesi più nascosti della provincia e l’altra iniziativa regionale che è la staffetta dello striscione delle donne idv “per i si al referendum” che passerà dalla Calabria giorno 3 Giugno con Maria Antionietta De Fazio che a sua volta lo porterà in Sicilia. Erano presenti tutti i coordinatori provinciali e molti esponenti regionali.