Partirà da Pizzo la seconda edizione di “Calabria in Fabula”

Vibo Valentia Infrastrutture

Partirà da Pizzo la seconda edizione di “Calabria in Fabula”, il progetto di teatro itinerante firmato da Teatro in Note con la direzione artistica di Vera Segreti e quella organizzativa di Pier Luigi Sposato.

Sabato 15 e domenica 16 giugno un weekend all’insegna del teatro nel famoso borgo della Costa degli Dei con spettacoli, incontri e masterclass che vedrà tra i protagonisti principali l’attrice Milvia Marigliano, con uno straordinario lavoro scritto da Sergio Pierattini e diretto da Peppino Mazzotta, e Ulderico Pesce con una pièce sulla vita e l’impegno di Rocco Scotellaro.

“Calabria in Fabula” riprende da qui il suo viaggio per terre e storie di Calabria con un cartellone ancora più ricco di eventi e artisti ospiti, attraversando anche per il 2024 luoghi identitari che sono stati crocevia di miti, leggende e civiltà dalla storia millenaria, come Pizzo, uno dei paesi più pittoreschi della regione, arroccato su un suggestivo promontorio che si affaccia sul Tirreno, nel cuore del golfo di Sant'Eufemia.

Il progetto, realizzato in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso, è co-finanziato dal PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale” della Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, II annualità.

Si parte sabato 15 alle 18 al Palazzo della Cultura con la conferenza stampa di presentazione degli eventi in programma per la prima tappa. Alle 21:00 andrà in scena “Ombretta Calco” di Sergio Pierattini, interpretato da Milvia Marigliano per la regia di Peppino Mazzotta, prodotto da Teatro Rossosimona. Un intenso viaggio nella mente e nei ricordi di una donna, seduta su una panchina a pochi passi da casa in una torrida giornata di luglio.

Un lavoro che dopo diversi anni di stop torna eccezionalmente in scena per “Calabria in Fabula”, nello splendido scenario di uno dei borghi più belli della regione, a picco sulle acque cristalline della Costa degli Dei".

"Nel passare in rassegna i momenti più significativi della sua esistenza, Ombretta Calco ne comprende il senso – scrive Peppino Mazzotta nelle note di regia – riemergono dalla sua anima dettagli, accenti, colori, che riempiono i vuoti e danno nuova luce al quadro complessivo di una vita vissuta con sincera ingenuità, senza risparmi. Fallimenti, dolori, frustrazioni, debolezze, illusioni, tenerezze, slanci incoscienti verso un futuro che sarà sicuramente migliore, desideri legittimi di una vita normale, inclusa in affetti confortanti e routine rassicuranti.

Alla fine del viaggio, come premio per questa ricostruzione meticolosa, buffa e straziante, c’è la risposta o la felicità. Una felicità non eclatante. Una felicità tragica, semplice, minima, discreta e necessaria». Al termine dello spettacolo, l’attrice incontrerà il pubblico per un momento di confronto e scambio di visioni.

Domenica 16 la giornata si aprirà con la masterclass di teatro a cura della regista e attrice Vera Segreti, alle ore 10 al Palazzo della Cultura.

"Le masterclass sono un appuntamento al quale teniamo particolarmente – ha spiegato la direttrice artistica Vera Segreti – perché ci permettono di entrare in diretto contatto con compagnie del territorio che ci ospita. Offrono un’opportunità di crescita reciproca, oltre ad essere occasioni fondamentali per la creazione di nuove sinergie tra realtà culturali. Siamo molto felici che le compagnie di Pizzo abbiano aderito con entusiasmo a questo progetto, al quale parteciperanno in numerosi".

Alle 21 il Castello Aragonese sarà il palcoscenico de “Il sindaco contadino: Rocco Scotellaro” di e con Ulderico Pesce, prodotto da Centro Mediterraneo delle Arti.

Lo spettacolo racconta la vita di Rocco Scotellaro, sindaco socialista di Tricarico e poeta della civiltà contadina del Sud Italia, promotore di battaglie in difesa dei braccianti lucani, quelli che vivono nei Sassi di Matera, nella Rabatana di Tricarico e in tutto il Sud, afflitti da analfabetismo, miseria e sfruttamento, per i quali diventa il leader delle lotte di occupazione delle terre. Scotellaro è al fianco di giovani donne come Nunzia Suglia, Mariannina Menzano, Anna Avena, Cenzina Castria che, con i figli in braccio e la falce in pugno, vanno ad occupare la terra dei padroni al fine di coltivarla per poter vivere grazie ai prodotti della terra.

Dal primo amore alla prematura morte, Ulderico Pesce ne ripercorre i momenti salienti del percorso di vita. Seguirà l’incontro tra l’attore e il pubblico".