Abusivismo, denunce e sequestri tra il catanzarese e il lametino
Continuano i controlli dei Carabinieri nel catanzarese per prevenire e reprimere gli illeciti ambientali e, in particolare, le violazioni edilizie e paesaggistiche che, durante l’estate, potrebbero aumentare a seguito dell’avvio delle attività turistico-ricreative e balneari.
Grazie proprio all’assidua vigilanza sul fenomeno, i militari del Nucleo Forestale di Lamezia Terme hanno accertato la presenza di alcuni manufatti abusivi in diverse aree del lametino.
Come nel caso di un fondo privato nel popoloso quartiere di Nicastro, dove si è scoperto si stesse realizzando una costruzione in cemento armato e muratura, già completa di copertura in lamiera coibentata.
Il fabbricato, esteso su un’area di oltre 100 metri quadrati e con una altezza massima superiore ai tre metri, è risultato senza qualsiasi titolo abilitativo ed è stato quindi ed immediatamente sequestrato.
Per questa violazione, il presunto autore e proprietario del terreno è stato denunciato alla Procura di Lamezia e qualora le ipotesi accusatorie fossero confermate, rischia anche l’arresto fino a due anni e una ammenda che può arrivare ad un massimo di oltre 51 mila euro.
Sul versante ionico, invece, un intervento tempestivo congiunto dei Carabinieri Forestale di Catanzaro e di Sersale ha scongiurato la realizzazione di casette in legno su un terreno boscato demaniale prospicente il lungomare di Sellia Marina, sul quale erano in fase di esecuzione lavori per la realizzazione di una struttura turistico-ricreativa in difformità ai titoli abilitativi; evitato inoltre l’abbattimento di altre specie arboree.
Quest’ultime operazioni si aggiungono a quelle condotte dal Comparto forestale nella provincia di Catanzaro, dove nei primi cinque mesi dell’anno sono stati svolti oltre 90 controlli nel settore edilizio e paesaggistico, arrivando alla contestazione di sanzioni amministrative per un importo di circa settemila euro, al deferimento di 24 persone e all’esecuzione di 14 sequestri.