Gratteri a Trame13: “riforma giustizia non serve e dell’autonomia non avevamo bisogno”
“La separazione delle carriere non serve assolutamente a nulla rispetto ai problemi della giustizia. Io penso che gente con competenze e in buona fede deve preoccuparsi di cosa serve per far funzionare un processo, per velocizzare l’istruttoria dibattimentale o per tutelare le parti offese. Ogni anno su 100 magistrati solo lo 0,2% cambia funzione, e allora solo per lo 0,2% dobbiamo cambiare la Costituzione fatta sul sangue di milioni di italiani?”.
È un passo dell’intervento dell’ex capo della Dda di Catanzaro, oggi procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ospite ieri della quinta giornata di Trame, il Festival dei libri sulle mafie che si sta svolgendo a Lamezia Terme.
Per il magistrato antimafia, il Governo sta facendo “cose inutili sul fronte della lotta alla mafia”. La preoccupazione di Gratteri non è il contrasto alle mafie o i processi di mafia: “i legislatori - spiega - pensando di fare la faccia brutta, alzano sempre il massimo delle pene, ma dovrebbero alzare il minimo, altrimenti non cambia nulla. Dalla Cartabia a oggi farei un solo articolo: tutte le riforme fatte da tre anni a oggi andrebbero cancellate, non servono a nulla. Salvo quelle di Orlando e anche quelle dei 5 Stelle che sono state modifiche importanti”.
Gratteri entra anche nel merito della riforma dell’autonomia differenziata di cui, dice, “non avevamo bisogno”. Per il procuratore di Napoli, invece, si ha bisogno “di un’Italia unita e che si facciano riforme che la mantengano tale, penso alla nazionalizzazione della sanità, quindi dell’esatto contrario. Se stiamo importando medici dall'Albania o da Cuba, vuol dire che siamo ridotti male”.
“La verità è che abbiamo la memoria corta, perché rincorriamo sul quotidiano e nessuno fa programmazione a lungo termine. La politica non ha capito o ancora non vuole capire quando parliamo di intercettazioni: il ministro Nordio dice che costano troppo. Le intercettazioni costano 170 milioni di euro l’anno, per tutte le procure d’Italia messe assieme. Una cifra che nel bilancio di un ministero, non è nulla” ha chiosato Gratteri.