Favorire l’imprenditoria giovanile, nasce la summer school di Orodicalabria
Sarà presentata domani, mercoledì 26 giugno, alle 17.30, a Roma, nella sala del Senato “Santa Maria in Aquiro” in Piazza Capranica 72, “Si può già fare”: si tratta di una summer school che nasce con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in Calabria.
All’evento di presentazione parteciperanno il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente di Unindustria Aldo Ferrara, dirigenti dell’Unical, il sindaco di Belvedere Marittimo Vincenzo Cascini e il presidente dell’associazione “L’orodicalabria” Ernesto Magorno.
“Si può già fare” sarà una tre giorni di studio e dibattiti organizzati a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, dal 29 al 31 agosto.
L’evento sarà diviso in due sezioni. Quella mattutina verrà dedicata agli studenti universitari che parteciperanno a lezioni sulla cultura d’impresa nei vari settori: industria, turismo, artigianato, agricoltura.
L’obiettivo sarà quello di fornire gli strumenti necessari per avviare progetti imprenditoriali utilizzando le nuove tecnologie, compresi i moderni sistemi di comunicazione e di commercializzazione.
Il corso sarà curato dall’Università della Calabria di Cosenza, con l’intervento di relatori scelti tra docenti dell’Unical, manager, esperti di settore.
La sessione serale sarà aperta anche al pubblico e vedrà la presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo scientifico, di quello finanziario e di quello imprenditoriale.
“Si può già fare” è un avvenimento ideato e organizzato dall’associazione “L’orodicalabria”, in collaborazione con le istituzioni regionali, l’Università della Calabria, le associazioni di impresa e del credito. “L’orodicalabria” è costituita da esponenti della cultura e delle professioni che intendono contribuire alla crescita della regione con una serie di iniziative sul territorio.
L’obiettivo è stimolare le nuove generazioni calabresi a utilizzare le loro potenzialità, superando le difficoltà geografiche, burocratiche e infrastrutturali. E accantonando vecchi tabù e luoghi comuni, proponendosi anche di fare rete e di collaborare con altre reti dedite allo stesso progetto.