Indagato dalla Dda viene sospeso dall’Asp, veterinario riammesso in servizio
Il Tribunale del Lavoro di Vibo Valentia, a riammesso in servizio un dirigente veterinario dell’Asp del capoluogo napitino, F.M. le sue iniziali, a cui carico l’Azienda sanitaria aveva emesso una sospensione facoltativa cautelare dal fino alla conclusione del procedimento penale attivato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con la corresponsione di un’indennità pari al 50% dello stipendio tabellare, nonché la retribuzione individuale di anzianità e gli assegni del nucleo familiare.
Contro la sospensione il medico (con difeso dall’avvocato Oreste Morcavallo), ha proposto ricorso con richiesta di un provvedimento d’urgenza al Giudice del Lavoro di Vibo.
Il professionista ha contestato la decisione dell’Asp che lo privava del lavoro nonostante il procedimento penale fosse ancora in corso e non vi fosse alcuna decisione pregiudizievole dell’Autorità competente.
Inoltre ha fatto rilevare il danno procuratogli dalla sospensione del servizio sia all’immagine, alla reputazione, all’integrità morale e professionale, che secondo il veterinario avrebbe potuto compromettere in maniera definitiva la stima e il rapporto di fiducia che il medico nel tempo ha creato e consolidato con i suoi pazienti, oltre che al suo equilibrio psico-fisico e alla serenità del nucleo familiare cui appartiene.
Il Tribunale del Lavoro, ha accolto l’istanza del dirigente medico rilevandola fondata sia sotto il profilo del diritto che del pregiudizio subito, disponendone l’immediata riammissione in servizio. In virtù di questa decisione il veterinario potrà ora tornare al lavoro presso l’Azienda sanitaria.