Per i giudici di primo e secondo grado violò il foglio di via, Cassazione lo assolve
La Corte di Cassazione ha assolto da tutte le accuse, con la formula “perché il fatto non sussiste”, un 49enne pluripregiudicato rossanese, O.G. le sue iniziali, alla sbarra per aver violato il Foglio di via obbligatorio con divieto di fare rientro nel comune di Catanzaro per anni tre. All’uomo si contestava anche l’aggravante della recidiva.
Al termine del processo di primo grado, celebratosi in abbreviato dinanzi al Tribunale del capoluogo di regione, l’imputato era stato riconosciuto colpevole.
Come ricostruito nella sentenza, dopo il foglio di via che era stato emesso a suo carico dal Questore della città dei tre colli era stato trovato alla guida di un’auto mentre transitava in via Cassiodoro e bloccato dopo un breve inseguimento da una volante del commissariato.
Un fatto “incontestato” secondo il giudice di primo grado, in virtù degli accertamenti compiuti dagli operatori di Polizia Giudiziaria e dell’assenza di giustificazioni fornite dall’imputato al momento del controllo. Da qui, tenuto conto anche dei precedenti penali, la mancata concessione delle attenuanti generiche e quindi la condanna in primo grado.
Impugnata la sentenza con ricorso proposto dalla difesa, era stato celebrato il processo di secondo grado davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro che, accogliendo la richiesta del Procuratore Generale, aveva confermato la sentenza di primo grado ritenendo che non sussistesse alcun dubbio sulla consapevolezza da parte del 49enne di violare le prescrizioni imposte con il foglio di via obbligatorio.
Contro questa decisione la difesa dell’uomo, rappresentata dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha proposto impugnazione davanti alla Corte di Cassazione, dove i giudici della Prima Sezione, accogliendo totalmente i motivi del ricorso hanno così annullato senza rinvio la sentenza di condanna emessa in Appello a Catanzaro assolvendo l’imputato con la formula più ampia.