Tribunali per i minorenni, rinvii riforma Cartabia: appello da Forum Famiglie ed Agape
“È una buona notizia, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Decreto Legge che determina il rinvio di una delle parti più significative della riforma Cartabia in materia di giustizia civile. Si posticipa di un anno la messa a sistema del tribunale della famiglia, arco temporale che dovrebbe, si auspica, permettere di ponderare le criticità sollevate da magistratura e avvocatura rispetto al nuovo iter e tra gli aspetti preoccupanti spiccano la carenza di organici e l’adeguata copertura finanziaria”.
In una nota congiunta Claudio Venditti del Forum regionale delle associazioni familiari e Lucia Lipari del Centro Comunitario Agape, ricordano che con la riforma del processo civile, attuata con il decreto legislativo 149/2022, è stato infatti istituito il Tribunale Unico per persone, minori e famiglia con un rito unico per i procedimenti che riguardano questi soggetti.
Si tratta di una attribuzione di competenze in precedenza ripartite tra tribunale ordinario, giudice tutelare e tribunale per i minorenni.
Il differimento dell’entrata in vigore del tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie ad ottobre 2025, “permetterà quindi l’applicazione degli strumenti essenziali e dei correttivi atti ad assicurare l’effettiva operatività del personale che ne sarà parte attiva e della opportuna dotazione delle strutture”.
Questo è l’auspicio condiviso, “perché - affermano da Forum e Agape - risulta quanto mai importante garantire la prosecuzione dei procedimenti maggiormente incisivi sulla responsabilità genitoriale in questa fase di passaggio e in vista della costituzione del nuovo Tribunale favorire la specializzazione delle sezioni di Corti d’Appello dedicate alla materia familiare e minorile, introdurre un'adeguata disciplina transitoria”.
Per e Venditti e Lipari il nostro sistema giudiziario “non può permettersi ritardi nei processi e atti che compromettano la qualità della giustizia in danno delle famiglie, dei minori e dei soggetti vulnerabili. L’attività svolta dal Tribunale per i Minorenni finora è stata cruciale per salvaguardare in particolare i diritti dei minori vittime di crimini domestici, inseriti in quei contesti in cui il paradigma offensivo si sviluppa quotidianamente”.
L’invito è quindi a fare di tutto per scongiurare possibili disfunzioni nel sistema giudiziario: “Per questo – ribadiscono ancora Forum e Agape - è necessario considerare che oltre allo slittamento, il Ministero della Giustizia provveda alla destinazione di fondi per l’assunzione di personale, anche di carattere ammnistrativo, che possa supportare la riforma che sin dalla sua stesura non ha ritenuto di prendere in considerazione le effettive realtà degli uffici giudiziari e dei territori”.
“Pensiamo in particolare – aggiungono - ai Tribunali per i minorenni di Reggio e di Catanzaro che operano in contesti dove la criminalità organizzata, le sacche di povertà e la debolezza del sistema del Welfare producono fenomeni gravi e diffusi di disagio sociale e di devianza, veri e propri avamposti di legalità che rischiano di essere privati della loro funzione di tutela dei minori per la mancanza di risorse a cui si unisce la complessità del nuovo quadro legislativo”.
Forum e Agape chiedono quindi ed in particolare ai parlamentari calabresi di farsi carico in questo anno di un forte impegno per seguire l’iter della riforma rappresentando a livello di Governo e del parlamento la situazione degli uffici giudiziari della regione coinvolti.