“Stammer”. Coca colombiana e marijuana albanese: pene definitive, scatta la confisca
Applicando una sentenza della Corte di Appello di Catanzaro, divenuta irrevocabile dopo la pronuncia della Cassazione, la Guardia di Finanza del capoluogo di regione ha eseguito la confisca di un patrimonio del valore di oltre un milione di euro a carico di nove persone, tutte condannate - con pene comprese tra i quasi 5 anni ed i 17 anni di reclusione - per reati che riguardano il traffico di droga.
I destinatari del provvedimento - che ha interessato beni mobili e immobili, quote societarie, complessi aziendali, autoveicoli e disponibilità finanziarie - sono stati coinvolti nell’operazione nota come “Stummer” (QUI), coordinata dalla Dda e che nel febbraio del 2017 portò ad indagare 68 persone (QUI).
L’inchiesta interessò quella che fu definita come “una pericolosa organizzazione” accusata di occuparsi di traffico internazionale di stupefacenti e ritenuta riferibile a soggetti appartenenti o comunque contigui alle cosche di ‘ndrangheta vibonesi dei Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto e a i Fiarè-Gasparro-Razionale di San Gregorio d’Ippona.
L’ipotesi degli inquirenti era che la struttura avesse organizzato l’importazione dalla Colombia di otto tonnellate di cocaina, poi sequestrate nel porto) e l’approvvigionamento di marijuana dall’Albania (QUI).
Il provvedimento di oggi fa seguito a degli approfondimenti economico-patrimoniali svolti dalle fiamme gialle al termine dei quali furono già sequestrati svariati beni intestati o comunque riconducibili agli stessi indagati, avendo appurato un netto divario tra il loro valore e i redditi dichiarati o l’attività economica svolta.
L’attività ha portato quindi ad assicurare allo Stato quattro terreni, altrettanti compendi aziendali (per l’esattezza tre società ed una impresa individuale), sette autoveicoli, un motoveicolo e disponibilità finanziarie per 80 mila euro.