A sei anni annegato assieme al papà: restituito dal mare ha finalmente un nome

Catanzaro Cronaca

È stato identificato il corpicino rinvenuto il 14 aprile scorso da un pescatore a Lamezia Terme (QUI) - che allertò la Guardia Costiera - mentre si trovava tra la foce del fiume Amato e l'ex pontile Sar.

Sin da subito si era ipotizzato che il bambino - di età compresa tra i 6 e gli 8 anni - potesse essere morto durante una traversata in mare di migranti, provenienti verosimilmente dal nord Africa.

Successive indagini avevano permesso di estrarre il Dna per ulteriori controlli, resi possibili dalla diffusione stessa della notizia, avvenuta a partire dal 27 maggio scorso proprio al fine di poter dare un nome al piccolo.

Dopo aver letto della notizia, una donna ha riferito all'associazione Memoria Mediterranee di sapere di un naufragio avvenuto tra il 5 ed il 6 febbraio scorso, causando la morte di 18 persone partite da Bizerte, in Tunisia, e dirette in Sardegna.

Gli stessi familiari dei dispersi, avendo presagito il naufragio del barchino, avevano comunicato alle autorità tunisine l'elenco dei 18 migranti assieme ai rispettivi profili genetici, utili proprio alle operazioni di identificazione. In particolare, la donna ascoltata aveva riferito di aver perso in quel naufragio sia il marito che il figlio, di nome Anàs, di appena 6 anni.

Ulteriori accertamenti svolti grazie alle autorità consolari tunisine a Napoli hanno consentioto quindi di confrontare i profili genetici della donna, del marito - il cui corpo non è stato recuperato - e del bambino, confermando, purtroppo, la familiarità.

Allo stesso naufragio è ascrivibile un ulteriore cadavere rinvenuto nei pressi di Messina. Adesso sono in corso le operazioni di rimpatrio della salma assieme alle autorità tunisine, mentre il procedimento penale è ancora nella fase investigativa.

https://cn24tv.it/news/257854/resti-di-un-bambino-ritrovati-in-mare-vittima-di-un-naufragio-prelevato-il-dna.html