Unical, approvato il nuovo corso di laurea in ingegneria biomedica
L’Università della Calabria ottiene l'accreditamento per il corso di laurea triennale in ingegneria biomedica. Dopo i pareri positivi espressi dai panel di esperti della valutazione dell’Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione del Sistema universitario e della Ricerca), l’Ateneo aggiunge un nuovo importante tassello che arricchisce la propria offerta formativa già a partire dall’anno accademico 2024/2025.
Il corso risponde alle specifiche esigenze del mercato del lavoro che richiede sempre di più figure professionali con forti competenze interdisciplinari negli ambiti dell’ingegneria dei materiali, della biomeccanica, delle tecnologie hardware e software, della bioscienza e della medicina. In questo senso ingegneria biomedica integra in maniera complementare il corso in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie digitali): il secondo forma dei medici con alcune competenze aggiuntive ingegneristiche, mentre il primo forma ingegneri con alcune competenze in ambito biomedico.
Per iscriversi a Ingegneria biomedica è necessario partecipare al concorso di ammissione standard e presentare domanda entro il 30 agosto. I candidati che intendono immatricolarsi dovranno sostenere il TOLC-I in una delle date messe a disposizione dall’Unical (27, 28, 29, 30 agosto) o da altre sedi universitarie aderenti al consorzio Cisia (la scelta della sede è ininfluente), prenotandosi almeno una settimana prima. Il test è innanzitutto uno strumento di verifica dell’adeguata preparazione iniziale e dell’attribuzione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che potranno essere estinti seguendo i pre-corsi erogati dall’Ateneo a settembre e superando il relativo test.
«L'attivazione del nuovo corso – dichiara Stefano Curcio, direttore del dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES) – rappresenta una significativa opportunità per i nostri studenti e per il territorio. L'ingegneria biomedica è un campo in rapida espansione, essenziale per lo sviluppo di nuove tecnologie mediche e per il miglioramento della qualità della vita. Si apriranno nuove opportunità di collaborazione con le strutture sanitarie locali, favorendo la ricerca e l'implementazione di soluzioni tecnologiche all'avanguardia, e l'inserimento di nuovi laureati nel tessuto produttivo stimolerà la crescita economica e l'occupazione».