Jazz on the Rock, per il terzo appuntamento c’è l’estro creativo di Danilo Rea
Giro di boa per “Jazz on the rock”, la rassegna musicale diretta da Andrea Porcelli che al suo esordio è riuscita a raccogliere un notevole successo di pubblico, ottenendo risonanza e notorietà grazie soprattutto agli ospiti che hanno ingioiellato ogni serata, rendendo, se possibile, ancora più magica l’atmosfera della Scogliera di Pietragrande.
Il terzo appuntamento di questa stagione sarà forse quello più romantico di tutti in cui un incredibile Danilo Rea, nella dimensione in piano solo, darà forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l'improvvisazione: le idee che convergono nelle performance saranno delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d'opera.
Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.
Uno show dinamico in cui l'improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire. "Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta” - ha detto Rea - Nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po' come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.
Alcune delle sue ispirazioni - Un progetto originale che fonde brani tradizionali classici con quelli della tradizione jazz, miscelandoli con acuta sensibilita. Si tratta di esplorazioni armoniche all'interno di temi famosi di opere liriche; una serie di brani tratti dalle opere più significative della letteratura operistica, rendendo omaggio ai più grandi compositori da Puccini a Mascagni, da Saint Saens a Bizet, dal sublime Verdi al contemporaneo Bernstein.
Passione ed emozione si accostano ad un repertorio classico con profondo rispetto della bellezza degli originali, riletti con un ricco e puro linguaggio jazzistico. Quasi come un anello di congiunzione, questo progetto annoda generi lontani: il jazz e il melodramma, giocando sulla relazione tra forma intimistica e libera interpretazione, non senza incursioni in mondi diversi da quello classico.
Improvvisazioni ispirati ai successi dei Beatles e dei Rolling Stones - "In un lavoro in piano solo, la vera difficoltà è arrivare a esprimere con un solo strumento, e soprattutto senza la voce, la pressione di una band completa", spiega. "Quello che ho cercato di trasmettere con questo disco è un senso di apertura verso tutto, perché in realtà la musica è una sola e alla sua base c'è la melodia: è fatta per generare emozioni e la chiave per arrivarci è tutta li".
Il Live dedicato al cantautore genovese! - Sono trascorsi vent'anni dalla scomparsa di Faber e uno dei migliori pianisti di oggi, Danilo Rea, propone il suo personale omaggio, in un' interpretazione unica per piano solo. Edito nel 2010 in un memorabile disco per la prestigiosaetichetta Act, "A tribute to Fabrizio De Andrè” resta una tra le più originali, ma nel contempo sensibile e fedele, elaborazioni del prezioso lascito del cantautore genovese.
Il live rappresenta un'occasione unica, per ascoltare la versione sempre rinnovata di brani celebri come La canzone di Marinella, La canzone dell'amore perduto, Via del campo, Girotondo, Inverno, Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, Il Pescatore e Bocca di rosa. Il tributo arricchisce la struttura musicale delle canzoni di arrangiamenti inediti, spaziando dal jazz alla classica, dal gospel alla ballad.