Una piantina per ogni chiesa della Calabria, torna l’Olivo della Madonna
In collaborazione con un gruppo di associazioni coinvolte e con l’ufficio regionale per i “Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Custodia del Creato” della Conferenza Episcopale Calabra, dall’1 settembre al 4 ottobre prossimi, in corrispondenza del “Tempo del Creato 2024”, che ha come incipit “Sperare e agire con la Creazione”, anche quest’anno i fedeli sono invitati a piantare delle giovani piantine di olivo davanti alle chiese.
L’iniziativa dal titolo “un Olivo della Madonna davanti ad ogni chiesa”, a cura delle diocesi calabresi in collaborazione con Archeoclub d’Italia e Wwf Vibo Valentia, e Italia Nostra Crotone, quest’anno è giunta alla sua IV edizione.
Si tratta di piantumare la particolare varietà che tra ottobre e novembre, al momento dell’invaiatura, muta le sue drupe da verdi in bianche, scientificamente la Olea Europaea varietà Leucocarpa, il cosiddetto Olivo della Madonna, com’è più propriamente noto nella tradizione popolare calabrese.
L’obiettivo è di “ridare voce” allo strettissimo rapporto esistente tra l’Olivo della Madonna e la grande fede che nel tempo ha segnato la vita delle genti di Calabria e, contemporaneamente, di stimolare la diffusione della varietà, che ha bisogno di essere conosciuta per essere salvata dal forte rischio di estinzione, su tutto il territorio regionale e non ultimo sostenere la biodiversità. Le piantine saranno così benedette nel corso della celebrazione eucaristica.
La ricerca dell’archeologa Anna Rotella, ha chiaramente permesso di rilevare che nei secoli passati le genti di Calabria hanno usato l’olio prodotto dalle candide olive di questa varietà in particolare per alimentare le lampade all’interno dei luoghi di culto.
Oggi che l’energia elettrica ha soppiantato completamente l’antica tradizione delle lampade votive, gli esemplari più vecchi di questa varietà che con difficoltà sono giunti fino a noi rischiano di scomparire per sempre dal paesaggio agrario calabrese.
L’abbandono dei terreni agricoli e quindi il rischio incendi, come drammaticamente si è visto maggiormente in questi ultimi anni, sono anche la causa della dell’inesorabile distruzione di questi prodigiosi testimoni della nostra storia.
“Con la consapevolezza che non può esserci futuro per la terra e il suo delicatissimo equilibrio se continuiamo a violarla per la soddisfazione dei nostri bisogni si è così tutti chiamati ad impegnarci lavorando per un futuro ricco di speranza ed è in questa ottica che prende l’avvio la IV edizione di “un Olivo della Madonna davanti ad ogni chiesa”, ribadisce Anna Murmura, presidente Archeoclub d'Italia Vibo Valentia.
Per poter procedere anche alla mappatura e localizzazione delle chiese l’Arceoclub invita ad inviare le foto delle singole piantumazioni sulla pagina Facebook dedicata all’evento raggiungibile a questo link https://m.facebook.com/Giornata-dellOlivo-della-Madonna-in-ogni-Chiesa-102856792110894.