Area urbana di Lamezia-Catanzaro, nuovo incontro del movimento promotore
"Abbiamo costituito il Movimento meno di un anno fa alla presenza di una ventina di persone ed oggi abbiamo raggiunto la quota di 500 aderenti. Appare, pertanto, utile una valutazione sull’attività svolta attraverso una serie di incontri molto partecipati, che stanno a significare l’importanza dell’idea di rilanciare la prospettiva dello sviluppo dell’area urbana di Catanzaro-Lamezia Terme".
Così in una nota i coordinatori del suddetto movimento, che "ha raggiunto lo scopo che era, come previsto dallo statuto, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di dare impulso allo sviluppo dell’istmo".
"Dopo aver coinvolto 45 sindaci dei Comuni ricadenti nell’area urbana, il presidente e gli amministratori della Provincia, il presidente del consiglio regionale ed il consiglieri il vice presidente della G.R., nonchè tanti ordini professionali, associazioni, club ecc., occorre restare da pungolo per spingere e coordinare le diverse istituzioni, che dovranno determinarsi per creare le condizioni per l’unica possibilità di sviluppo della area centrale della Calabria, in un momento di grave crisi economica e sociale".
"La riunione convocata per il 9 settembre prossimo alle ore 17, nei locali ex DC- Galleria Mancuso n.6 appare opportuna per dare seguito agli impegni già assunti con la nomina delle tre Commissioni: tecnico-giuridica e socio-sanitaria e alle proposte operative emerse durante i ripetuti incontri".
"In particolare durante l’assemblea del 31 luglio, alla presenza di centinaia di persone, in piena estate, sono emerse delle decisioni impegnative per proseguire il percorso virtuoso e impegnativo per tutti i soggetti istituzionali e gli attori sociali" prosegue la nota. "La proposta formulata dal vicepresidente della giunta regionale Filippo Pietropaolo ovvero pensare ad uno strumento di programmazione urbanistica sovracomunale, già previsto dalla Legge regionale n.19/2002, condiviso fra le due Città e i comuni ricadenti nell’area, è l’unica e la sola in grado di coinvolgere tutti gli sforzi in una sola e condivisa direzione".
"La proposta è stata riformulata in un successivo incontro, convocato presso la sede regionale, presenti i rappresentanti delle varie istituzioni, e dovrà concretizzarsi in quanto rappresenta la sfida più alta non soltanto dell’Area Centrale della Calabria, ma anche, per gli effetti che ne può determinare, per l’intera Regione" concludono i coordinatori.