Continue aggressioni al personale sanitario, l’Asp reggina scrive al Prefetto
"Alla luce dei gravi e reiterati episodi di aggressione nei confronti del personale ospedaliero consumatisi al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, il commissario straordinario Gianluigi Scaffidi, già intervenuto più volte sulla questione, ha inteso scrivere ufficialmente al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, nella qualità di Presidente del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico, al fine di farsi portavoce presso il Governo di una richiesta di intervento legislativo risolutore". Lo rende noto l'Asp di Reggio Calabria in una nota stampa.
"La lettera trasmessa ieri, 19 settembre, è motivata anche dalla ferma convinzione che l’attuale assetto giuridico non tuteli a sufficienza gli operatori sanitari di tutta Italia, i quali sentendo minacciata la propria incolumità sul posto di lavoro non possono svolgere i compiti, delicatissimi, a cui sono chiamati, con la necessaria tranquillità" viene puntualizzato. "Ricordiamo, inoltre, se ce ne dovesse essere bisogno, che il ruolo dell’operatore sanitario è cruciale per la nostra società".
"Pertanto, da una parte, nell’assoluta consapevolezza dell’impossibilità d’incrementare con celerità la presenza delle forze dell’ordine nei ospedali, e dall’altra, che la vigilanza privata non può svolgere mansioni equiparabili, non avendone - tra l’altro - le prerogative di Legge, è opinione del Commissario Straordinario del G.O.M., e di tutta la Direzione Strategica, che il momento sia maturo per un decisivo intervento nel merito in termini legislativi" viene dunque affermato.
"Per quanto sopra considerato, si invita S.E. ad inoltrare al Governo la richiesta di modifica legislativa, attraverso decretazione d'urgenza, dell'art. 583 quater del Codice Penale, con previsione di arresto in flagranza differita o, in subordine, di introdurre nel Codice Penale, sempre attraverso decretazione d’urgenza, un titolo autonomo per il reato di aggressione a personale ospedaliero con previsione di arresto in flagranza differita, ferma restando la procedibilità d'ufficio" ha scritto il commissario Scaffidi nella missiva indirizzata al Prefetto.