Giornata mondiale del cuore: a Pianopoli incontro con il Professor Indolfi
La principale causa di morte per uomini e donne è la malattia del cuore. Parlare di prevenzione diventa un dovere civile, sociale e culturale perché la malattia coinvolge ogni età senza distinzione di sesso. La rassegna socio/culturale “Pagine in movimento“, organizzata a Pianopoli dal Comune, dall’associazione Senza Nodi, con la collaborazione della Proloco e dai giovani di Eventi in Movimento, si è aperta con un ospite d’eccezione: Ciro Indolfi, Professore Ordinario di Cardiologia all’Umg di Catanzaro.
Qust'ultimo ha evidenziato come l’appuntamento di domenica 29 settembre, quale giornata mondiale del cuore, sia diventato fondamentale per la tutela della nostra salute. Ha parlato delle malattie cardiovascolari e dell’importanza di un corretto stile di vita prima che tutto diventi malattia grave e a volte irreparabile.
“Batticuore” come vivere bene e più a lungo, il suo libro nasce quasi come un vademecum per la prevenzione della malattia. L’opera è il risultato di studi e ricerche che Indolfi, direttore dell’Uoc di Cardiologia Emodinamica di Germaneto, noto in tutta Italia per le sue qualità professionali, ha scritto per la popolazione di ogni età.
“È strano pensare che un cardiochirurgo parli di cosa fare prima di arrivare in sala operatoria, ma è proprio perché so bene che cosa porta ad un intervento, che ho ritenuto di dover parlare di prevenzione”, queste le considerazioni di Indolfi nell’introdurre il suo intervento a Pianopoli.
“A volte ci si sorprende dei problemi cardiologici che arrivano anche per coloro che pensano di stare bene, o perché sono giovani. La prevenzione è necessaria ad ogni età con una serie di esami, ma soprattutto si fa con un corretto stile di vita che va insegnato sin da quando si è bambini", ha spiegato il professore.
"Il libro parla di 7 punti fondamentali, il primo e senz’altro evitare di fumare, in quanto è provato come il fumo accorci la vita di 13 anni. E poi oltre all’alimentazione, c’è il giusto esercizio fisico che è il miglior farmaco per il cuore. Sottolineo la giusta ginnastica perché non sempre fare calcetto o ballo è il modo corretto per fare ginnastica. Va considerata sempre l’età e le condizioni generali, ma il movimento fatto in maniera corretta è un modo per contrastare e ridurre la malattia”, ha sottolineato.
Per quasi due ore, Indolfi, ha dialogato con un numeroso e attento pubblico, fatto anche da diverse associazioni intervenute da tutto il lametino. Con estrema disponibilità il cardiochirurgo ha risposto a tutte le domande con un linguaggio chiaro e di facile fruizione. Soddisfazione per gli organizzatori che hanno avuto conferma di quanto siano importanti queste iniziative.
La sindaca di Pianopoli Valentina Cuda, ha ribadito: “L’importanza della prevenzione in ogni patologia è indiscutibile, assume particolare importanza nelle malattie cardiovascolari che in alcuni casi non lasciano scampo. Pianopoli in collaborazione con l’associazione Senza Nodi, ormai da anni è una cittadina impegnata nella prevenzione sotto i diversi aspetti medici e sociali".
"Abbiamo voluto concretizzare questo impegno con una rassegna - sostiene - La presenza di pubblico in questo incontro ci gratifica perché ci dà modo di essere di servizio alla comunità. Grazie al professore Indolfi che ha accettato il nostro invito e ci ha dato modo di aprire questa rassegna nel migliore dei modi; speriamo di poter proseguire con altri appuntamenti capaci di lasciare un segno importante nella comunità”.
A portare avanti l’iniziativa l’associazione Senza Nodi di Nadia Donato, la giornalista presidente dell’aps ha evidenziato che “Ciro Indolfi, con il suo libro ha dato molte possibilità in più ai cittadini per comprendere come gli errori quotidiani compromettano la qualità della vita. In questa occasione ha dato a tutti noi l’opportunità di essere costruttori di buoni esempi sociali e culturali a servizio della comunità".
"Lavorare insieme ad un’amministrazione come quella di Pianopoli, aperta ai temi della condivisione e della collaborazione, ci dà modo, ancora una volta, di poter lavorare per e con l’altro“, ha concluso.