Gioco d’azzardo: triste primato per la Calabria che è tra le regioni che “bruciano” più soldi

Calabria Cronaca

Non esiste comune piccolo a grande che possa ritenersi immune o comunque in qualche maniera più ridimensionato sotto il profilo dei numeri della dipendenza dal gioco d’azzardo.

Si è sempre più ed ritenuto, infatti, che nelle piccole realtà, la dimensione territoriale potesse essere immaginata preservata dal “vizio” grazie alla più vicina rete di relazioni familiari, amicali e sociali.

Non è così, purtroppo e lo dicono chiaramente i numeri statistici dell’ultimo studio condotto dalla Federconsumatori, dalla Fondazione Isscon e dalla Cgil.

Le tre organizzazioni hanno pubblicato negli ultimi due anni due pubblicazioni importanti sotto il profilo dell’analisi del fenomeno: “Il Libro nero dell’azzardo. La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia” ed “Il libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani”.

A queste si è aggiunto ora lo studio dal titolo Non così piccoli. La diffusione dell’azzardo online nei piccoli comuni italiani che approfondisce appunto i dati riguardanti 3.232 comuni italiani tra i 2.000 e 9.999 abitanti (sul totale di 7.896 comuni), corrispondenti ad un quarto della popolazione italiana e al 41% dei comuni italiani.

I dati contenuti in questa appendice ai “libri neri”, evidenziano quanto, dalle realtà urbane a quelle meno urbanizzate, il fenomeno del gioco d’azzardo abbia raggiunto una dimensione impressionante dentro cui si bruciano miliardi, risparmi, le vite di giovani e anziani e di uomini e donne; destini di intere famiglie costrette a vivere la condizione di indebitamento per familiari vittime della dipendenza da gioco.

IN ITALIA GIOCATI 150 MILIARDI

Numeri impietosi quelli che escono dal rapporto: in Italia nel 2023, secondo i dati dell’ADM, l’Agenzia Dogane e Monopoli, il valore lordo del giocato (fisico e online) è aumentato del 10,2% rispetto al 2022, arrivando a quota 150 miliardi di euro e segnando un nuovo record dopo i 136 miliardi dell’annualità precedente. Il valore complessivo delle giocate supera il 7% del PIL nazionale con un gettito all’erario di 11,22 miliardi di euro nel 2021.

Il valore stimato del gioco complessivo illegale (fisico e online) è di circa 37 miliardi di euro e di 21 miliari del solo gioco online portando così il valore del gioco d’azzardo complessivo (fisico e online) a 187 miliardi di euro (anno 2023) tra legale e illegale: un’enorme massa e canale di flussi di denaro e attività dentro cui le mafie controllano pezzi importanti dell’intera filiera del gioco.

SPESI PRO CAPITE 3MILA EURO

Nel biennio 2022-23, poi, si evidenzia l’intensità del recupero del volume di giocato fisico rispetto ai valori pre-pandemia (pur non ancora ritornato ai livelli del 2019), oltre al costante e importante ampliamento della raccolta dell’azzardo tramite piattaforma online con una stima complessiva di circa 4 milioni di giocatori attivi a inizio 2023: erano 3,8 ml nel 2022.

La quota pro capite raccolta nel 2023 per gioco fisico e del gioco da remoto, calcolata sulla popolazione maggiorenne (tra 18 e 75 anni) residente in Italia censita dall’Istat, è pari a 2.996 euro (erano 2.731,68 euro nel 2022 e 2.229 euro nel 2021).

Il totale della raccolta sul gioco dell’azzardo sulla rete fisica nel 2023 è stato pari a 67,9 miliardi di euro (+7,8% rispetto al 2022). La raccolta online tocca quota 82,08 miliardi di euro (+12,3% rispetto al 2022,) in particolare nei giochi di carte, giochi di sorte a quota fissa e giochi a base sportiva).

LA SITUAZIONE NEI PICCOLI CENTRI

Il Rapporto 2024, come anticipato, prende in esame l’azzardo online praticato dai residenti nei 3.232 comuni italiani con popolazione compresa fra i 2.000 e i 9.999 abitanti.

In questi comuni si concentra il 25,5% della popolazione italiana (15 milioni di residenti) con un volume lordo giocato nel 2023 pari a 17,8 miliardi di euro (quota che sfiora il 22% della raccolta complessiva da remoto registrata a livello nazionale nel medesimo anno).

La raccolta pro capite nazionale del gioco, calcolata sulla popolazione in età 18-74 anni, ammonta a 1.639,21 euro nei piccoli comuni e 1.925,83 euro se si considera il complesso dei comuni italiani indipendentemente dalla fascia demografica.

Molteplici le tipologie di gioco: dai giochi a base sportiva a quelli organizzati a forma di torneo, dal poker cash alle lotterie, dal lotto al bingo.

L’ALLARME CALABRESE

Dati che riteniamo di non sbagliare nel definire allarmanti arrivano anche dalla Calabria che in base al rapporto è la seconda regione per raccolta pro capite nei piccoli comuni e terza rispetto a tutti i comuni italiani.

Qui, nel 2023, è di stato 3.734,27 milioni di euro il valore complessivo della raccolta di gioco da remoto, in aumento rispetto al valore di 3.247,14 milioni di euro del 2022 e di 3.012,52 milioni del 2021.

Sempre nella nostra regione, la raccolta pro capite fra la popolazione fra i 18 e 74 anni nel 2023 ammonta a 2.673,17 euro nei piccoli comuni e a 2.792,28 euro nell’insieme dei comuni.

La raccolta pro capite sull’insieme della popolazione residente ammonta a 2.032 euro nel 2023, 1.764 nel 2022, 1.624 nel 2021 e 1.141 nel 2020.

Sono invece 748.667 i conti online attivi sull’utenza regionale residente e 192.454 i conti aperti.