Recluta personale per enti, incassa oltre 600mila euro di “tassa di concorso”. Sanzionata

Calabria Cronaca

Le fiamme gialle di Varese hanno individuato un’associazione di Gallarate che si occupa del reclutamento di personale per vari Enti locali associati; un’attività che ai militari è apparsa anomala dato che il reclutamento veniva giustificato dalla possibilità concessa agli Enti di poter organizzare e gestire in forma aggregata le selezioni per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli dell’amministrazione, sia a tempo determinato che indeterminato, per vari profili professionali e categorie, compresa la dirigenza.

I finanzieri sono partiti da quanto stabilito dall’Anac: nel giugno 2023, con un’apposita delibera, l’Autorità anticorruzione ha infatti riconosciuto la natura commerciale svolta dall’associazione e qualificato l’attività come un appalto di servizi tra la stessa organizzazione e i Comuni associati che non sarebbe stato preceduto da alcuna procedura ad evidenza pubblica o gara informale.

Pertanto, è avvenuto in forma diretta, dunque in totale disapplicazione del Codice dei Contatti Pubblici, con la conseguente violazione delle norme relative alla contrattualistica pubblica e dei principi di pubblicità, concorrenza e par condicio.

Come spiegano gli investigatori, infatti, l’accordo concluso dagli Enti pubblici coinvolti di diverse regioni italiane - Calabria compresa - prevedeva una “tassa di concorso” pari di 10,33 euro a carico dei candidati, da corrispondere da parte di ciascun concorrente direttamente all’associazione.

Inoltre era previsto il pagamento da parte di ogni Comune, e per ciascuna persona assunta, di un importo omnicomprensivo una tantum del 100% dell’importo lordo della busta paga mensile del dipendente in caso di assunzione a tempo indeterminato e del 75% dell’importo lordo della busta paga in caso di un tempo determinato.

Tutte le procedure concorsuali, poi, si sarebbero svolte attraverso commissioni e piattaforme messe a disposizione dell’associazione, che ha anche decretato i vincitori.

In particolare, i concorsi sono stati banditi nei riguardi di 15 profili professionali: istruttore direttivo amministrativo; istruttore direttivo amministrativo-contabile; istruttore direttivo contabile; istruttore direttivo tecnico; istruttore direttivo di vigilanza; istruttore direttivo informatico; istruttore direttivo-assistente sociale; istruttore direttivo-agronomo; esperto rendicontazione; istruttore amministrativo; istruttore amministrativo-contabile; istruttore di vigilanza; istruttore tecnico-geometra; istruttore informatico; educatore asilo nido.

Alla procedura hanno partecipato oltre sessantamila candidati, che avendo versato 10,33 euro ciascuno di tassa hanno versato all’associazione, in tutto, circa 625 mila euro. Tuttavia, questa somma è stata configurata come attività associativa e non commerciale, con conseguenti vantaggi di natura fiscale.

Sulla scorta di queste conclusioni dell’Anac, è stata intrapresa una verifica fiscale per sottoporre a tassazione quest’importo e che, svolta in contraddittorio con la parte, si è conclusa con una sanzione amministrativa della dichiarazione annuale infedele e la constatazione di un’Ires evasa pari a oltre 50 mila euro.