Si vantava di super guadagni, il Fisco però non li vede: influencer nei guai
Sarebbe stata totalmente sconosciuta al fisco: parliamo di una creatrice di contenuti per adulti che venivano poi condivisi su una nota piattaforma web, OnlyFans.
Ad accendere i riflettori sull’influencer - questa volta, però, non quelli della telecamera - sono state le fiamme gialle di Gallarate che eseguendo dapprima un censimento su tutti i soggetti che operano sul web, poi delle interviste e infine valutandone la capacità contributiva condivisa sui propri canali social, ha rilevato una posizione non coerente rispetto alle dichiarazioni fiscali presentate.
Proprio da questa analisi, infatti, è emersa la presenza della nota imprenditrice dell’online Madalina Ioana Filip, in arte Mady Gio, di origini romene, che, comparsa in diversi programmi televisivi e radiofonici, nonostante la grande disponibilità economica dimostrata e le dichiarazioni sui propri compensi milionari, avrebbe dichiarato al fisco poco più di 50 mila euro di ricavi.
Pertanto, i finanzieri hanno interpellato la piattaforma internet su cui pubblicava i suoi contenuti, scoprendo che avrebbe incassato, tra il 2021 e 2022, compensi per circa un milione e mezzo di euro.
Inoltre, nei primi mesi del 2022 la content creator avrebbe deciso di spostare la residenza anagrafica in Svizzera, secondo gli investigatori per poter godere di una tassazione maggiormente favorevole. Tuttavia, avviata l’apposita attività di verifica fiscale, il trasferimento è stato disconosciuto in quanto sarebbero mancati gli elementi fondanti di un’effettiva residenza fiscale oltre confine.
In particolare, gli affetti, un conto corrente e il proprio dominio web risultano tutti insistenti sul territorio italiano. La stessa ha partecipato a numerose manifestazioni ed eventi fieristici sul territorio nazionale, e a trasmissioni radiofoniche italiane.
Inoltre, ha rilasciato interviste a diverse testate giornalistiche dalle quali sarebbe emersa - per le fiamme gialle “senza dubbio” - la necessità di sottrarre al fisco nazionale gli ingenti guadagni ottenuti con la sua attività, nonostante in documenti ufficiali come la richiesta di cittadinanza e l’atto di creazione di una società italiana la stessa abbia dichiarato di essere domiciliata sul territorio nazionale.
I finanzieri spiegano poi che “per superare la mera formalità della cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente, con la dimostrazione della insussistenza nel nostro Paese della dimora abituale o del complesso dei rapporti afferenti gli affari e gli interessi”, l’influencer avrebbe dovuto dimostrare l’esistenza di un “rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello stesso Paese estero, ovvero l’esercizio di una qualunque attività economica con carattere di stabilità”, cosa che però non è stata in grado di dimostrare.
Infatti, i contenuti prodotti dalla creator non sarebbero autorizzati in Svizzera né il regime fiscale elvetico opzionato risulterebbe compatibile con un soggetto che svolge una regolare attività lavorativa.
Dunque, all’esito dei controlli, l’imprenditrice è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per il reato di dichiarazione infedele in relazione all’annualità 2022 e le sono stati contestati oltre un milione e mezzo di euro di Irpef evasa, comprensivo di tassa etica.
Quest’ultima riguarda un’addizionale Irpef collegata alla realizzazione di redditi derivanti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico, inteso in senso ampio “come ogni opera che ritrae in modo esplicito atti sessuali e che offende il comune sentimento del pudore nonché quelli che fanno leva sulla ‘credulità popolare’ attraverso trasmissioni in TV”.