Nuovo talk del Circolo Agorà nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni
Dal 31 ottobre sui vari social networks presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione 1924-2024: il centenario della nascita di Marcello Mastroianni. La giornata di studi, organizzata dal Circolo Culturale L’Agorà di Reggio Calabria ha ricevuto il patrocinio del Centro studi Ricerche e Documentazione “Marcello Mastroianni, attore – APS”, del Comune di Fontana di Liri e dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone.
Attore di origine contadina, suo padre, Ottorino Mastrojanni, fatica a trovare un lavoro fisso a causa del suo impegno antifascista. Nel 1933 la famiglia si trasferisce a Roma, dove lui arriva a prendere il diploma di perito edile, trova lavoro come contabile e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio anche se la sua aspirazione era di fare l'architetto. Così per realizzare il suo sogno cambia mestiere e diventa disegnatore presso il comune di Roma. Si avvicina al teatro frequentando il Centro Teatrale Universitario. Qui conosce Giulietta Masina che in seguito lo presenta al marito Federico Fellini, con il quale forma uno straordinario sodalizio artistico e umano.
Snaporaz, il nomignolo affibbiatogli da Fellini, indicava anche l'alter ego del regista. Esordisce sul palcoscenico unendosi alla compagnia teatrale Besozzi - Pola - Scandurra - Cei, che in seguito abbandona per entrare a far parte di quella di Luchino Visconti. Nel 1948 è in scena con Un tram che si chiama desiderio, e in breve tempo si afferma come uno dei più dotati attori della sua generazione. Debutta sul grande schermo nel 1947 con I Miserabili di Riccardo Freda, anche se è già apparso al cinema in diversi film (Marionette, 1938 di Carmine Gallone; La corona di ferro, 1941 di Alessandro Blasetti; I bambini ci guardano, 1942 di Vittorio De Sica).
Nella sua carriera interpreta oltre 140 film rivelandosi ottimo interprete dei generi più diversi: dalla commedia sentimentale al dramma, dalla satira di costume al film storico fino ad arrivare al grottesco e al surreale. Nel 1962 il Time lo definisce il divo straniero più popolare negli Stati Uniti e sicuramente è stato uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo. Nel 1950 sposa l'attrice Flora Clarabella e l'anno seguente nasce la figlia Barbara. Nonostante non abbia mai divorziato dalla moglie, che resta tale fino alla morte dell'attore, numerose sono state le relazioni e i flirt con donne belle e famose. Nel 1968 incontra a Cortina, sul set del film Amanti di Vittorio De Sica, l'attrice americana Faye Dunaway che dopo una tormentata storia d'amore durata due anni lo abbandona.
Nel 1971 incontra a Parigi l'attrice francese Catherine Deneuve. I due vivono insieme fino al 1974 e dalla loro unione nasce una figlia, Chiara (anche lei attrice). L'ultima lunga relazione è con la regista italiana Anna Maria Tatò, autrice nel 1996 del film documento Marcello Mastroianni, mi ricordo, si io mi ricordo, uscito nelle sale nel 1997 dopo la morte dell'attore. Nonostante l'enorme successo cinematografico, Marcello non abbandona mai del tutto il teatro, nel 1966 torna sul palcoscenico con la commedia musicale di Garinei e Giovannini Ciao Rudy, nel 1985 è a Parigi diretto da Peter Brook e dieci anni dopo gira l'Italia portando in diversi teatri Le ultime lune, una commedia sulla vecchiaia di Furio Bordon con cui riscuote gli ultimi successi prima di morire.
Ha ricevuto numerosi i premi e riconoscimenti in Italia e all'estero, tra cui diverse nominations agli Oscar e ai Golden Globes e un Leone d'oro alla carriera nel 1990. Dopo i saluti istituzionali, sarà la volta di Antonio Megali (vice-presidente del sodalizio culturale reggino) che ne ricorderà le doti umane ed artistiche.