Sorgi in Calabria col suo nuovo libro su Berlinguer, ultimo capo del popolo comunista

Cosenza Tempo Libero
Marcello Sorgi

L’Associazione 25 Aprile Marco De Simone, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Mancini, presenterà venerdì prossimo, 8 novembre, alle 17,30 nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, il libro del giornalista e scrittore Marcello Sorgi, edito da Mondadori: “San Berlinguer, L’ultimo capo del popolo comunista”.

Sorgi, già direttore de La Stampa e del TG1, nel suo ultimo libro racconta la storia della “venerata, rispettata in tutto il mondo, figura del Segretario” del PCI, Enrico Berlinguer.

Non un saggio sulla figura politica di Berlinguer, ma una cronaca di quegli anni vissuti e visti con gli occhi di un giovane cronista de L’Ora, prima in Sicilia, a Palermo, e successivamente a Roma, passando da cronista del giornale siciliano ad affermato giornalista del quotidiano nazionale e romano Il Messaggero.

Cronache di fatti che s’intrecciano con la vita di Berlinguer e della politica italiana del tempo. Un periodo drammatico della vita del Paese, attraversato da una profonda crisi politica, economica, sociale e soprattutto Istituzionale.

Un Paese dilaniato dalle trame oscure della strategia della tensione con attentati e stragi, eventi pensati e prodotti dagli stessi poteri deviati dello Stato in stretto rapporto con potenze straniere e dall’attacco terroristico ed eversivo dei gruppi armati dell’estrema sinistra e dei neofascisti.

In questo quadro articolato e difficile della vita italiana emergono con forza i protagonisti politici del tempo, giganti se confrontati a quelli di oggi. Ma anche un’Italia di allora crocevia nello scontro tra Est ed Ovest, in un’Europa divisa dalla Cortina di Ferro tra i Paesi del Socialismo Reale e le Democrazie Occidentali.

In questo quadro internazionale ed europeo vi era un’anomalia tutta italiana: la presenza del più forte partito comunista occidentale che rappresentava più di un terzo dell’elettorato italiano.

Un partito comunista riformista e di governo eretico rispetto a Mosca sul terreno della democrazia e dei valori di libertà. In questo quadro vanno interpretate le resistenze e le avversioni di Washington e Mosca, passando per le maggiori capitali europee di est ed ovest, rispetto alla politica del compromesso storico ed il rapimento, ad opera delle BR, di uno degli attori protagonisti di allora, insieme a Berlinguer, Aldo Moro.

Per un’analisi ed una valutazione più politica di quel periodo l’autore si avvale dei contributi dell’interviste di alcuni protagonisti di quegli anni e delle valutazioni di studiosi di quel periodo: Occhetto, D’Alema, Ferrara, Gotor, Mancina, Petruccioli, Veltroni.

La discussione di venerdì sarà introdotta da Sergio De Simone, a quei tempi giovane segretario della FGCI provinciale di Cosenza, faranno seguito gli interventi di Franco Ambrogio, Segretario Regionale del PCI dal 1970 al 1979, molto legato a Berlinguer ed a Tatò; Giacomo Mancini, a quei tempi militante delle giovanile socialista e testimone indiretto dei fatti in quanto discendente di uno dei leader socialisti di allora; Mario Oliverio, dirigente provinciale del PCI e Segretario cittadino del PCI di San Giovanni in Fiore e giovanissimo Consigliere Regionale del PCI in Calabria.

Marcello Sorgi alla fine raccoglierà gli spunti ed i diversi contributi alla discussione su San Berlinguer, L’ultimo capo del popolo comunista.