Armato di fucile va a trovare un fornaio: voleva vendicarsi di uno sgarbo. Due fermi

Reggio Calabria Cronaca

Armato di un fucile a canne mozze era andato a cercare un fornaio sul suo posto di lavoro con il chiaro intento di sparargli per un presunto sgarbo subito nei giorni precedenti, ma fortuna ha voluto che la vittima designata non fosse presente e la vicenda è finita lì.

Protagonista un 19enne, Paolo Labate, nipote di Filippo Barreca, presunto boss di ‘ndrangheta che attualmente sta scontando l’ergastolo, e che ora è finito in carcere per ricettazione e detenzione e porto di due fucili a canne mozze.

Su quanto accaduto hanno indagato gli uomini della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria. Data la gravità della situazione ed il pericolo che il ragazzo potesse far perdere le proprie tracce, la Procura della Repubblica ha così valutato rapidamente il quadro indiziario delineato dagli investigatori decidendo per il provvedimento il fermo di indiziato di delitto così da intervenire immediatamente.

Contestualmente, i magistrati hanno disposto la perquisizione dell’abitazione di un altro soggetto, un 49enne, ritenuto il possibile fornitore di altri armi al giovane, e che si è conclusa con il ritrovamento di due pistole, una 9x21 e una cal. 22 con matricola alterata, e diverse munizioni. Per questi motivi l’uomo è stato anch’egli sottoposto a fermo d’iniziativa della polizia giudiziaria.

Entrambi i provvedimenti precautelari sono stati convalidati dal Gip del Tribunale locale che ha disposto per i due indagati la custodia in carcere come da richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini.