Lavori fermi galleria diga Tarsia, Associazione chiede spiegazioni a Provincia

Cosenza Infrastrutture

Nelle scorse settimane l’Associazione A mano a mano Aps di San Demetrio Corone, si è fatta promotrice di una richiesta alla Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, di una missiva per conoscere lo stato della galleria che avrebbe dovuto attraversare la Diga di Tarsia (sulla Sp 197).

La richiesta, come spiega Francesco Meringolo, presidente dell’Aps, si è resa necessaria poiché i lavori sono fermi da molti anni e di conseguenza, nonostante alcuni tratti ultimati, la strada è percorribile esclusivamente da mezzi leggeri.

Inoltre, la lettera ha rappresentato una richiesta di trasparenza all’Ente riguardo a dei lavori di cui, da molti anni, non vi è più alcuna notizia se non un cantiere “fantasma”.

“Detti lavori, terminati nel primo tratto da oltre 5 anni – si legge nella missiva - hanno certamente aumentato la sicurezza stradale e migliorato il livello di servizio complessivo a favore dei tanti autoveicoli che la percorrono quotidianamente. Non si comprendono però, perché al momento ignote, le ragioni e le motivazioni che impediscono il completamento della galleria, lunga 800 metri, situata nei pressi dell’abitato di Tarsia che avrebbe dovuto bypassare il corpo diga sull’invaso di Tarsia, per renderne più sicuro, agevole e veloce l’attraversamento”.

“I lavori relativi al progetto di ammodernamento viario del primo tratto – prosegue - sono terminati da più di 5 anni, lo scavo e il rivestimento risultano ultimati, mancano dettagli ma, al momento, la galleria non è percorribile. Si comprende facilmente il disagio per le popolazioni che hanno solo questa strada per raggiungere il capoluogo. Infatti è da notare che, la mancata apertura della galleria, comporti un divieto di traffico per i mezzi superiori a 3,5 t. Questo disagio ha tagliato tutto il territorio che parte da Cantinella e arriva a Ferramonti di Tarsia, dal trasporto pubblico da e verso il capoluogo. Inoltre ha reso complicato il raggiungimento dell’intero territorio dai mezzi pesanti causando disagio all’intero settore agrumicolo”.

“Risulta di difficile comprensione capire le recondite e oscure cause che ne impediscono il completamento e la fruizione. Risulta impossibile capire come non sia stata fatta e non si faccia chiarezza su una importante opera pubblica incompiuta. Come sia possibile non informare, in un clima di trasparenza da tutti invocato, le popolazioni sui quali gravano ritardi e difficoltà da diversi anni. In attesa di una sua cortese risposta di chiarimento alle popolazioni interessate, le invio i più cordiali saluti, miei e del Comitato Direttivo, dell’Associazione che rappresento”, conclude la lettera.

Non si è fatta attendere la risposta della Provincia di Cosenza che, attraverso il dirigente Gianluca Morrone, ha specificato come, “a causa di un contenzioso con l’impresa che aveva appaltato i lavori, sia stato risolto il contratto” e che, la Provincia, “ha provveduto ad avviare il procedimento di interpello, delle imprese partecipanti alla originaria gara di appalto, al fine di consentire il riavvio e il completamento dei lavori”.