Cellulari e droga nel carcere di Catanzaro, a processo l’ex direttrice

Catanzaro Cronaca

Andrà a processo Angela Paravati, 59enne ex direttrice della Casa circondariale di Catanzaro finita in arresto nel febbraio scorso, nell’abito dell’operazione chiamata in codice “Open Gates” (QUI), con l’accusa di aver agevolato due gruppi criminali che si erano formati all’interno del carcere e dediti, grazie anche al sostegno di alcuni agenti della polizia penitenziaria, a spacciare droga e far circolare telefonini e sim card.

Stessa contestazione mossa a Simona Poli, 48enne comandante della Polizia penitenziaria, a Catanzaro, dal 2018 al 2022 anche lei oggi rinviata a giudizio dal Gup del tribunale del capoluogo di regione.

Paravati e Poli sono accusate in particolare di concorso esterno in associazione per delinquere, l’ex direttrice anche di falso, evasione, falsità ideologica e corruzione. Il processo davanti al Tribunale collegiale si terrà il prossimo 28 gennaio.

Per altri imputati che hanno scelto il rito abbreviato, l’udienza proseguirà il giorno dopo, il 29 di gennaio, e il Giudice per le udienze preliminari scioglierà la riserva nei confronti di coloro che hanno optato per il rito alternativo.

Nel procedimento - istruito dai pm Veronica Calcagno e Anna Chiara Reale - sono coinvolte in tutto 77 persone, tra agenti della penitenziaria in servizio nel carcere di Siano, detenuti e familiari di quest’ultimi.

L’accusa sostiene che nella struttura carceraria vi fossero sorti due gruppi criminali, che spacciava droga dentro la casa circondariale e l’latro che smerciava le Sim e i telefonini; il tutto con la presunta complicità degli agenti e dei parenti dei detenuti.