Reggio. Il bilancio dell’Arma: calano i reati ma aumenta la violenza di genere
Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, che ha portato avanti un’attività di sicurezza e prevenzione a 360 gradi, rispondendo in modo sempre più efficace ai bisogni della comunità.
Grazie a un lavoro incessante e ben coordinato, i Carabinieri sono riusciti a ottenere importanti risultati sia nel contrasto alla criminalità che nella tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.
IL RUOLO DEL 112 NUE
Un dato che segna il 2024 è la diminuzione delle chiamate d’emergenza dirette ai Carabinieri, risultato direttamente correlato all’implementazione del numero unico europeo di emergenza 112 (NUE), che ha permesso una gestione più centralizzata e rapida delle emergenze. Sebbene il numero totale di chiamate al 112 abbia continuato ad essere elevato, si è registrata una immediata redistribuzione delle richieste di intervento e una risposta più immediata alle esigenze della popolazione.
Questo ha avuto un impatto positivo sull’efficienza delle operazioni, consentendo ai Carabinieri di rispondere in modo ancora più tempestivo alle necessità del territorio, senza sovraccaricare le singole linee di emergenza.
Nel complesso, i Carabinieri hanno gestito nel 2024 oltre 30 mila chiamate al 112, con un significativo miglioramento nella capacità d’intervento grazie alla riorganizzazione dei flussi di chiamata che ha ridotto i tempi di attesa e ottimizzato le risorse, contribuendo a un’azione di sicurezza più rapida e mirata.
LA RIDUZIONE DEI REATI
Sul fronte della sicurezza, il Comando Provinciale ha proseguito con il suo impegno a garantire una presenza capillare sul territorio. Quasi 200 mila persone e 175 mila veicoli sono stati sottoposti a controlli, in particolare sulle principali arterie stradali e nei luoghi di aggregazione, con un impatto positivo sulla sicurezza stradale, contribuendo alla riduzione degli incidenti (-6,5%) e delle vittime della strada (-41%).
I Carabinieri, in prima linea nel contrasto alla criminalità predatoria e diffusa, hanno registrato una riduzione di quasi il 2% dei reati denunciati rispetto all’anno precedente.
Inoltre, nell’anno appena trascorso i Carabinieri di Reggio Calabria hanno intensificato i controlli nel quartiere di Arghillà, una zona caratterizzata da problematiche socio-economiche e criminalità diffusa, anche di tipo organizzato.
Riprova ne sono due distinte operazioni di controllo del territorio, durante le quali sono stati arrestati due giovani accusati di detenzione abusiva di armi, perché trovati in possesso il primo di una pistola pronta all'uso e l’altro con un vero e proprio arsenale nel garage della propria abitazione.
LA LOTTA ALLA 'NDRANGHETA
Anche il contrasto alla criminalità organizzata, ha continuato a essere una priorità assoluta dell’Arma dei carabinieri segnatamente nella provincia di Reggio Calabria ma anche a livello globale.
Al riguardo, preme segnalare l’arresto di Bruno Gioffrè, unitamente a due fiancheggiatori, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, già resosi irreperibile all’atto dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Di seguito alcune delle operazioni che hanno avuto maggior risalto mediatico: l’operazione Case Popolari, che ha portato all'arresto di 9 persone, accusate di far parte di un'associazione criminale che gestiva illecitamente gli alloggi popolari a Reggio Calabria, e l’operazione Perseverant, che ha portato all'arresto di 18 persone coinvolte in un vasto traffico di sostanze stupefacenti tra Taurianova, Rosarno, Platì e Gerocarne, con un giro di affari stimato oltre un milione di euro. Lo stesso dicasi per l’operazione Arangea, che ha portato all'arresto di 12 persone accusate di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e detenzione di armi. Le indagini hanno rivelato un sistema estorsivo e di controllo territoriale attuato dalla cosca di 'ndrangheta operante nel quartiere Arangea, con infiltrazioni in attività economiche e cantieri edili.
Con l’operazione Take-Away della droga e l'arresto di 5 individui (nonni, figli e nipoti) si è proceduto invece a smantellare una rete familiare di spaccio di cocaina in un o dei quartieri simbolo di questa città. L'indagine avviata grazie alle segnalazioni dei residenti, ha rivelato un sistema di "take-away" della droga, in cui la cocaina veniva calata dal balcone in un secchio per minimizzare i rischi. Nonostante la presenza di "vedette" nel quartiere, i Carabinieri hanno raccolto prove decisive tramite appostamenti e perquisizioni, sequestrando denaro e materiale per il confezionamento.
Infine nel corso dell’operazione Game Over i Carabinieri di Locri, con il supporto dei colleghi di Genova e Caserta, hanno arrestato 3 membri di una banda che truffava anziani con il metodo del "finto Carabiniere". La banda ingannava le anziane vittime dicendo loro che un familiare era rimasto coinvolto in un incidente e che occorrevano soldi o gioielli per evitarne l'arresto.
LA TUTELA DEI FRAGILI
Un altro capitolo importante del lavoro dei Carabinieri nel 2024 è stato quello della prevenzione, con un'attenzione particolare verso le categorie più vulnerabili della popolazione.
Le truffe agli anziani sono state contrastate attraverso una serie di incontri informativi in parrocchie e centri anziani, con oltre 100 eventi che hanno raggiunto migliaia di persone. Gli interventi hanno puntato a sensibilizzare sulla pericolosità dei raggiri e sulle modalità per difendersi, invitando sempre a contattare il 112 in caso di sospetti.
Sul fronte della violenza di genere, i Carabinieri hanno continuato a promuovere il “Codice Rosso”, il protocollo di intervento rapido per le vittime di abusi domestici.
Nel 2024 sono stati numerosi i casi trattati con un incremento del 15% delle persone deferite all’A.G., confermando l’impegno dell’Arma nel proteggere le donne e a intervenire tempestivamente in caso di maltrattamenti.
I CONTROLLI SUL LAVORO
Nel 2024, la provincia di Reggio Calabria ha visto l’istituzione del Nucleo Tutela Agroalimentare, una nuova realtà che si inserisce nel quadro delle attività di protezione e legalità, con particolare attenzione alla sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari.
Sebbene simili nuclei siano già operativi in altre grandi città italiane, l'istituzione di questa struttura rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento delle attività di controllo anche sul territorio reggino.
Il Nucleo Tutela Agroalimentare si occupa di garantire che i prodotti alimentari immessi sul mercato siano sicuri, salubri e conformi alle normative sanitarie e igieniche, proteggendo la salute pubblica e difendendo i consumatori dalle frodi.
In particolare, il Nucleo svolge un’attenta vigilanza su tutta la filiera agroalimentare, monitorando la produzione, la trasformazione e la distribuzione dei prodotti per prevenire adulterazioni e pratiche illecite come la contraffazione e l’etichettatura ingannevole. In quest’anno sono stati svolti oltre 60 controlli che hanno portato al deferimento di 9 persone all’Autorità Giudiziaria, nonché sanzioni amministrative per quasi 130 mila euro e il sequestro di oltre 600 tonnellate di prodotti alimentari.
In parallelo, i Carabinieri hanno intensificato anche i controlli in ambito lavorativo e ambientale, con il Nucleo Ispettorato del Lavoro che ha effettuato oltre 80 ispezioni, portando alla denuncia di circa 70 persone per irregolarità sulla sicurezza sul lavoro.
I controlli in campo sanitario e alimentare, coordinati con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno portato all’esecuzione di circa 30 verifiche e alla denuncia di 10 persone per irregolarità.
L'IMPEGNO SOCIALE
Un ulteriore segno di prossimità dell’Arma dei Carabinieri alla comunità reggina è rappresentato dalla prima campagna di donazione di sangue presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Questo gesto concreto di altruismo e solidarietà rispecchia profondamente l’abnegazione silenziosa dell’Arma nel servire e proteggere la comunità, anche attraverso atti di generosità che possono fare la differenza nella vita di chi soffre e ha bisogno di terapie salvavita. Gesto che ha ricevuto il riconoscimento formale da parte del GOM in occasione del concerto di Natale svoltosi al teatro “Cilea”.
Inoltre, sempre nel corso dell’anno appena trascorso, il Comando Provinciale di Reggio Calabria, per conto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha consegnato un contributo al locale Reparto Pediatrico del GOM, frutto del ricavato delle vendite del Planning 2024, per esprimere vicinanza e restituire speranza ai tanti bambini li ricoverati e alle rispettive famiglie.
AL FIANCO DELL'UNIRC
In questo anno appena trascorso. l'Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria ha coinvolto l'Arma dei Carabinieri nel Master Internazionale di II livello denominato “ONE HEALTH”, mirato a sviluppare modelli sostenibili per la salvaguardia e la transizione del territorio dello Stretto di Messina.
L'Arma dei Carabinieri gioca un ruolo centrale in questo progetto, non solo come forza di sicurezza, ma anche come promotrice di iniziative educative e di sviluppo sostenibile. Nel contesto del Master, i Carabinieri contribuiranno a formare esperti nella valorizzazione di modelli sostenibili, supportando la transizione ecologica e tecnologica dell'area dello Stretto di Messina.
La loro partecipazione è una testimonianza dell’impegno dell’Arma nell’affrontare le sfide sociali e ambientali del territorio, integrando competenze di protezione civile, sicurezza e gestione delle risorse in un'ottica di sviluppo a lungo termine.
Inoltre, il coinvolgimento dell'Arma in eventi globali come il G7 e in grandi progetti infrastrutturali sottolinea la sua funzione di catalizzatore per la cooperazione tra le istituzioni locali e internazionali, con l’obiettivo di rafforzare il progresso sociale, economico e culturale della regione.
LO SGUARDO AL FUTURO
Il 2024 si chiude, dunque, con un bilancio estremamente positivo per il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria. La sinergia tra le diverse componenti dell’Arma e la collaborazione con le altre Forze di Polizia e l’Autorità Giudiziaria hanno permesso di conseguire risultati significativi sul piano della sicurezza e della giustizia.
La riorganizzazione nella gestione delle emergenze, con il miglioramento nell’utilizzo del 112 NUE, e l’istituzione del Nucleo Tutela Agroalimentare dell’Arma, hanno ottimizzato l’efficienza operativa e ha permesso una risposta ancora più rapida ed efficace alle esigenze dei cittadini.
Guardando al futuro, il Comando Provinciale ha in cantiere nuove progettualità, sempre nel solco già tracciato, caratterizzato da prossimità e inclusione, senza mai deflettere nel contrasto alla criminalità organizzata al pari di quella diffusa, nella tutela dei più deboli e nel mantenere alta la percezione di sicurezza tra i cittadini reggini, con l’obiettivo di costruire un territorio sempre più sicuro, in cui la legalità sia una priorità indiscussa e condivisa.