Operazione Crimine: arrestato Domenico Aquino

Reggio Calabria Cronaca

I Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria stamattina a Marina di Gioiosa hanno arrestato il latitante Domenico Aquino 47 anni; sfuggito alla cattura nell’operazione Crimine. Alle ore 11.00 sarà tenuta una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri. L'uomo è stato bloccato nella sua abitazione a Marina di Gioiosa Ionica, dove gli Aquino hanno il loro predominio, ritenuto il capo dell'omonima cosca, e' accusato di associazione mafiosa.

12.04 | Il latitante catturato stamane dai Carabinieri era disarmato e non ha tentato la fuga. Domenico Aquino, 47enne, chiamato "u biondo", ritenuto esponente di spicco dell'omonima cosca di Marina di Gioiosa Jonica, è stato arrestato alle 7 di mattina in un'abitazione al quinto piano di un fabbricato in contrada Cinuso, di proprietà del suocero. L'appartamento in cui è stato individuato Aquino era adibito a magazzino, ma secondo gli inquirenti era comunque attrezzato anche per una permanenza di lungo periodo. All'interno dei locali i militari del Ros del Comando provinciale e i Cacciatori Calabria, hanno rinvenuto solo effetti personali del latitante. L'uomo era sfuggito nel luglio 2010 alla cattura nell'ambito dell'operazione Crimine. Nel corso della conferenza stampa, il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Lorenzo Falferi, ha sottolineato i rapporti tra la famiglia Aquino e la criminalità organizzata in Canada e Sud America.


DIRITTO DI REPLICA. AQUINO: ASSOLTI PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE

10/03/2014 | Riceviamo e pubblichiamo:

“Operazione crimine: Giuseppe e Domenico Aquino assolti perché il fatto non sussiste! Corte di appello di Reggio Calabria. Tutta questa pubblicità e maxi spese per catturare degli innocenti? E adesso tutti questi danni chi li paga? Ovviamente i cittadini! Questo è il risultato di una complessa indagine che ha portato all'arresto di due innocenti che dopo quasi quattro anni di calvario sono riusciti a dimostrare la propria innocenza. Io dico: pensate quanta gente c'è nelle patrie galere e innocente! Le persone vengono sbattute sulle prime pagine dei giornali, descritti come boss, superboss e poi, una volta assolti, non se ne parla o si cerca di non dare lo stesso rilievo. È una vergogna. In Calabria si firmano subito le ordinanze di custodia cautelare poi, chi è fortunato, dopo 4 anni di cella riesce a dimostrare la propria innocenza".

Domenico Aquino