Referendum: Idv Crotone, quattro si il 12 e 13 giugno

Crotone Attualità
Cortese, Carrabetta, De Masi, Condigliota

Il 12 e 13 giugno ci sarà anche il quesito con il nucleare e, votando SI, si potrà impedire per sempre che in Italia qualcuno possa costruire delle centrali atomiche. Se i SI non vinceranno, dal giorno dopo il governo sarà legittimato a riprendere la sua folle corsa alla costruzione di nuove centrali con più foga di prima. È un pericolo che non possiamo assolutamente correre, perché, come Fukushima ha dimostrato è troppo grande e riguarda tutti. Aria, acqua, ambiente non hanno colore politico, ma sono indispensabili alla vita. È per questo che tutti dobbiamo impegnarci per difenderli. Adesso tocca davvero solo a noi, dunque il 12 e 13 giugno non ci resta che “fargli un quorum così!”. Con queste premesse volute dal partito nazionale ieri Italia dei Valori di Crotone ha ribadito ancora una volta i suoi Si ai referendum, convocando una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Emilio De Masi, Capogruppo Idv alla Regione Calabria, Emilio Candigliota, coordinatore provinciale del partito di Di Pietro, Teresa Cortese coordinatrice cittadina e Roberto Carrabetta segretario organizzativo Idv Crotone.De Masi ha illustrato le motivazioni dei Si: “Italia dei Valori si rivolge a tutti i cittadini liberi, anche per il voto contro il legittimo impedimento. Non si può pensare che davanti alla legge ci sia disparità di trattamento tra i cittadini italiani. C’è il rischio che venga consacrato un insano principio e gli italiani hanno la possibilità di scongiurarlo recandosi a votare il 12 ed il 13 giugno e apponendo la croce sui quatro Si”. Sul nucleare il presidente del gruppo regionale Idv ha detto: “Il disastro in Giappone paradossalmente aiuta all’accrescimento di una propria coscienza rispetto all’altissimo rischio che corre il futuro come tale. Non possiamo consegnare a chi verrà un mondo costellato di centrali nucleari, il cui impatto devastante non è mai stato risolto, e mi riferisco in particolare alle scorie tossiche per cui non c’è soluzione. Il nostro territorio, tra l’altro, quello crotonese e quello calabrese, era stato individuato dal governo Berlusconi come luogo in cui realizzare un punto di stoccaggio di scorie nucleari. Questo dovrebbe indurre i crotonesi ed i calabresi a recarsi numerosi ai seggi per i referendum del 12 e 13 giugno prossimi. Come dimenticare le immagini trasmesse ieri da RaiTre nelle quali si vedono bambini nell’ospedale di Kiev che ancora nascono con gravissime malformazione dopo l’incidente di Cernobyl”. Poi uno dei temi più scottanti, la privatizzazione dell’acqua: “L’acqua – ha detto De Masi - è un diritto essenziale per la nostra vita. Chi perora la causa della privatizzazione dell’acqua tende a trasformare un elemento che assicurare la vita a tutti in occasione di profitto per pochi. Non tutto si può trasformare in economia e questa non è civiltà per sé se non è governata dal pubblico. L’acqua non può essere sottoposta ai grandi interessi dei colossi economici. Manifestiamo tutte le nostre preoccupazioni per i quesiti che i referendum pongono e invitiamo tutti ad andare a votare. Noi stiamo lavorando come partito ad una serie di incontri pubblici per sollecitare i cittadini. Allo stesso tempo stiamo cercando di sollecitare le forze politiche e non sono solo quelle di centrosinistra perché questi temi non sono solo politici, ma civili”. Poi è stata la volta di Emilio Candigliota: “Dopo lo splendido risultato elettorale delle comunali non ci siamo adagiati sugli allori, ma abbiamo fatto ripartire la macchina organizzativa perché i referendum hanno una importanza fondamentale per il futuro del nostro Paese. Sensibilizzare è il verbo che dobbiamo usare di più perché abbiamo bisogno che la gente capisca l’importanza del bene comune e vada a votare garantendo il quorum. Già, il quorum perché sulla vittoria dei Si non abbiamo alcun dubbio. Quattro Si per poter continuare a vivere civilmente”.Roberto Carrabetta ha illustrato una serie di iniziative tra le quali “Sabato e domenica dalle ore 18 alle 23 i gazebo informativi sul lungomare cittadino per spiegare l’importanza del referendum, mentre sono previsti incontri la prossima settimana con i partiti politici e le associazioni”.Ha chiuso la conferenza stampa Teresa Cortese affermando: “Il referendum è lo strumento massimo della democrazia partecipata perché il popolo si pronuncia sull’abrogazione di alcune leggi. Fondamentale la sentenza della Cassazione sul referendum sul nucleare che si terrà contro ogni tentativo del centrodestra di bloccare questo quesito evitando di arrivare al quorum perché il vero obiettivo del governo Berlusconi è quello di non toccare il legittimo impedimento che garantirebbe il premier davanti alla legge e lo renderebbe differente dal resto dei cittadini”.