Shoah. Federiciani: “incatenati a memoria per liberare l’oggi e costruire il domani”
Rimanere incatenati alla memoria per liberare l’oggi e costruire il domani. Così in una nota congiunta il Comandante Generale del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani Pasquale Giardino e il Gran Priore dell’Ordine per la Calabria Filomena Falsetta sulla “Giornata della memoria”.
"Occorre restare - continua la nota - saldamente ancorati con la mente all’immagine dell’orrore e della sofferenza per abbattere i cancelli innalzati da tutte quelle atrocità di massa del nostro tempo. Ciò significa che il nostro oggi non ha bisogno soltanto di un esercizio di compianto dei morti di ieri, ma di legare indissolubilmente la Shoah alla dimensione esistenziale di ciascuno di noi, affinchè lasci sui nostri polsi segni indelebili, che consentano un approccio educativo con la storia, le dinamiche, il contesto in cui è nata, le responsabilità dei singoli, degli Stati, della cultura, della società, della politica, e ci diano la forza necessaria per trattenere quel tragico passato, sul quale edificare il domani".