Referendum 12-13 Giugno: Fli chiede di votare Si

Calabria Attualità

Nel pomeriggio di ieri, il Coordinamento Provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia di Reggio Calabria, riunito presso la propria sede sita in via Fata Morgana n. 52, alla presenza della coordinatrice regionale on. Angela Napoli, del coordinatore provinciale Cosimo Caridi, dei coordinatori di area Girolamo Lazoppina e Franco Romeo e del coordinatore cittadino Carlo Sbano, ha deciso all’unanimità di sostenere il fronte del SI al prossimo referendum del 12 e 13 Giugno, e di chiedere ai propri elettori ed a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti del proprio paese di barrare quattro Si.

La scelta di schierarsi con il SI è apparsa al coordinamento provinciale, come l’unica scelta possibile a fronte dei fondamentali temi che andranno ad essere determinati attraverso il referendum. In particolare, per quanto riguarda primo e secondo quesito, ovvero la possibilità di privatizzare la gestione di alcuni servizi di interesse pubblico, tra cui quello idrico, il Fli Provinciale ritiene che l’acqua sia un bene di tutti e che per tale motivo debba essere preservato dalle speculazioni alle quali andrebbe incontro con l’affidamento a società private.

Per quanto riguarda il terzo quesito, ovvero la costruzione di nuove centrali per la produzione di energia nucleare, il Fli Provinciale ritiene che parlare di energia nucleare, a distanza di 27 anni dal referendum contro il nucleare nel quale l’80% degli Italiani votò no, e dopo le catastrofi di Chernobyl e Fukushima, sia una scelta antidemocratica, spregiudicata, incosciente e miope. Ritiene altresì che il futuro della produzione energetica nazionale debba passare dalla produzione di energia pulita, generata dallo sfruttamento di fonti rinnovabili, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle generazioni future che erediteranno il nostro pianeta.

Infine, per quanto concerne il quarto quesito, ovvero l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento, che garantisce al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri la possibilità di non comparire in udienza penale in presenza di un legittimo impedimento, il Fli provinciale ritiene legittima ed eticamente inoppugnabile la scelta del SI, poiché come recita l’articolo 3 della Costituzione Italiana, “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Pertanto la circostanza di ricoprire una carica istituzionale, non può trasformarsi in uno strumento che autorizzi pochi privilegiati ad elevarsi al di sopra delle comuni ed inviolabili leggi, sulle quali si regge l’essenza stessa della nostra democrazia.