Pon Metro. A Crotone 7,3 milioni, e l’ex Kursaal si trasforma in un Community Hub

Crotone Infrastrutture

Sono stati presentati questa mattina nella Sala Consiliare “Falcone e Borsellino” di Crotone i progetti che saranno realizzati con il finanziamento di oltre 7 milioni di euro di euro ottenuto dal Comune e così suddiviso: poco più di 5 milioni a valere sulla linea Fse e oltre 2 milioni sulla linea Fers del Pon Metro Città Medie.

Ad illustrare i progetti con il sindaco Vincenzo Voce, l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi e l’assessore ai Programmi Complessi Luca Bossi. Erano presenti i dirigenti comunali Francesco Marano e Francesco Stellato e le funzionarie Giovanna Pace e Alessandra Mesoraca.

Il primo progetto denominato F.OR. M.A. Crotone, acronimo di Formazione, orientamento, matching per l’autonomia, finanziato per circa 3,4 milioni di euro, prevede di avviare percorsi di innovazione sociale a favore di cittadini ad alto rischio di marginalità sociale rispetto ai quali far gravitare iniziative, interventi, azioni, sperimentazioni per l’inclusione nel mercato del lavoro.

Il progetto mira a sostenere l’inserimento o il reinserimento dei disoccupati maggiormente vulnerabili attraverso un’offerta personalizzata di strumenti di politica attiva.

Partner è il Centro per l’impiego e lo strumento programmato è la “Dote includi e attiva”, finalizzata alla erogazione di un contributo economico per le attività e i servizi funzionali alle esigenze di inserimento lavorativo e di qualificazione della persona.

La gestione del sistema “dotale” prevede l’emissione di un titolo di spesa (la dote appunto) figurativamente assegnato al destinatario e finanziariamente riconosciuto all’ente gestore che fornirà i servizi con operatori qualificati per inserimento lavorativo e strumenti di politica attiva. Il numero programmato dei soggetti che parteciperanno al percorso è di trecento unità.

Il secondo progetto approvato è “Kroton Skill S.A.R.A – Servizio Aggregazione ragazzi adolescenti” finanziato per quasi 1,6milioni di euro. Prevede la realizzazione di spazi dinamici, polivalenti e funzionali, costruendo un contesto in cui dare spazio alle esigenze di autodeterminazione, ricreative, informazione e formazione dei giovani incentivando la solidarietà sociale e l’integrazione interculturale, promuovendo lo sviluppo di specifiche competenze degli adolescenti e dei giovani coinvolti.

Il “Centro Sara” proporrà una serie di attività di prevenzione e contrasto al disagio giovanile, aprendo ai ragazzi autori di reato che necessitano di una seconda opportunità (la cosiddetta giustizia riparativa), ai Neet, promuovendo attività formative e di supporto scolastico, attività laboratoriali, pratica di attività sportive e di animazione culturale.

Destinatari del progetto saranno 400 ragazzi ed adolescenti, tra i 15 e i 29 anni, presenti nel comune di Crotone, che necessitano di percorsi di inclusione sociale e di aggregazione.

Il terzo progetto è “Community Hub” finanziato per 2,2 milioni e che si propone di animare gli spazi della struttura “ex Kursaal” creando un Hub sociale finalizzato all’attuazione di progetti di inclusione sociale e culturale.

Tra i servizi innovativi che sono previsti troviamo il supporto alla creazione di impresa, networking, co-working, spazi culturali condivisi.

Nella riqualificazione della struttura è prevista la rifunzionalizzazione degli spazi, la creazione di una sala polifunzionale, laboratori, biblioteca. In pratica sarà realizzato un edificio eco sostenibile con efficientamento energetico.

Nella struttura potranno essere realizzati corsi di formazione professionale, servizi di natura sociale per il tempo libero, di promozione del lavoro e dello studio, iniziative culturali ed anche mostre, concerti e workshop.

“Una struttura storica abbandonata che verrà riqualificata per un percorso che può essere definito come lo sviluppo e l’attuazione di nuove idee per soddisfare le esigenze sociali e per creare nuove relazioni sociali. Rappresenta una risposta alla domanda sociale che influenza il processo delle interazioni sociali ed è volto a migliorare il benessere collettivo. Si tratta di innovazioni che non sono solo un bene per la società ma anche per migliorare la capacità degli individui di agire” dichiara l’assessore Luca Bossi.

“La progettazione rispecchia la nostra idea di “politiche sociali”: uscire dalla mera funzione assistenziale per diventare processo di rigenerazione sociale e dare un contributo al cambiamento. Le donne vittime di violenza che fuggono dai loro maltrattanti, ex detenuti o detenuti che possano usufruire delle misure alternative, persone con disabilità, giovani neet, adulti che hanno perso il lavoro, giovani, ragazzi a rischio devianza, migranti, hanno in comune la “fragilità. E le persone fragili hanno bisogno di sostegno, di appoggiarsi al servizio pubblico, hanno diritto di chiedere e trovare aiuto ma hanno soprattutto bisogno di un’opportunità. Li accompagneremo dentro una speranza di riscatto e di recupero della propria dignità” ha spiegato invece l’assessore Filly Pollinzi