Vibo: niente animali nei parchi, la nota della sinistra
“Vietato l’accesso agli animali. Questo l’ordine perentorio che si trova scritto davanti al cancello del Parco delle Rimembranze e del nuovo Parco Urbano, gli unici due spazi verdi della città. A noi della Federazione della Sinistra (PdCI + RC) di Vibo Valentia – è scritto in una nota - ci viene da chiederci allora: se non possiamo portare i nostri animali in uno spazio verde, dobbiamo portarli a passeggiare nel traffico cittadino tra smog e rumori di clacson? Anziché vietare l’accesso agli animali non si potevano adottare soluzioni diverse? Tipo multare chi non raccoglie gli escrementi dei propri animali ed obbligare gli stessi a circolare con l’apposita paletta? Se proprio gli animali domestici creavano dei problemi in questi spazi verdi anziché privarli della loro libertà di passeggiare non si potevano aumentare i controlli sui loro proprietari?
I divieti emanati da questa giunta - si continua a leggere nella nota - sono stati tanti: dall’ uso dell’acqua per scopi umani e alimentari nella città e nelle frazioni fino a quello di balneazione nei pressi del torrente Sant’Anna. Divieti questi che ci hanno fatto capire, che l’unico mezzo adottato dall’amministrazione D’Agostino per risolvere le questioni di emergenza e di difficile gestione è il “divieto”! Pensando forse così, nascondendo e sotterrando gli effetti con le ordinanze di divieto, di eliminare la causa delle difficoltà che attraversa la città! Che questa amministrazione non fosse sensibile all’ambiente ed alla natura lo avevamo già capito (tra l’altro il partito del PDL non si distingue di certo per l’attenzione che pone al territorio ed alla salute degli essere viventi!), ma che addirittura arrivasse ad adottare questi sistemi non ce lo saremmo mai aspettati! Certi preconcetti e pregiudizi dovrebbero essere nel 2011 ormai superati!
Ma se al comando di certe squadre c’è gente che ragiona come 90 anni fa (circa il periodo del ventennio fascista, giusto per intenderci!) allora certe scelte sono quasi comprensibili, quasi giustificate e compatite. Non ci si può aspettare del progresso, nelle idee e nella mentalità, da certa gente. L’eroe di questa ordinanza in questo caso è l’assessore al “decoro urbano” Pietro Comito, già tempo fa da noi spronato a dimettersi, se non altro per tener fede proprio alla dicitura del suo assessorato, appunto “decoro”! Cosa che purtroppo manca a lui come amministratore e che di conseguenza fa mancare alla nostra città di Vibo Valentia ed al tutto territorio comunale.
Un comune che annaspa sotto cumuli di rifiuti, le spiagge che dovrebbero essere già pronte ad accogliere i turisti e che invece sono abbandonate a se stesse, le frazioni che non sanno cosa vuol dire “arredo urbano” o “verde pubblico” (a meno che non teniamo conto delle erbacce che infestano fino quasi a chiudere le strade comunali), l’acqua potabile e pulita che continua ad essere un miraggio per i cittadini dell’intero territorio, le strade che sembrano groviera. Insomma, in tutto questo marasma di problemi, quello che sembra affliggere l’amministrazione, ed in particolare l’assessore, tanto da richiedere un intervento deciso e “categorico”, è stato quello di evitare che qualcuno distrattamente si sporcasse le scarpe, che tra l’altro si dice porti anche fortuna! E di fortuna il nostro comune ne ha proprio bisogno, dato che è in mano a certa gente! A questo proposito - si legge in conclusione nella nota - proponiamo, dato che il “vietare” sembra essere la soluzione ai molti problemi, di mettere un “divieto di accesso agli amministratori incapaci” all’entrata della sede municipale, così vedremo chi di questi avrà il coraggio di varcarne la soglia!”