Amministrative a Rende, Potente (+Europa): “Costruire un futuro che guardi alla regione”

Cosenza Politica

"L’imminente tornata elettorale di un comune è sempre un momento di festa per la democrazia che, in tal guisa, torna ad esercitare la sua legittima funzione di motore propulsivo della partecipazione allo sviluppo collettivo". Inizia così la nota stampa diffusa dal coordinatore provinciale cosentino di +Europa, Ivan Potente, che ricorda: "naturalmente, sono note a tutti le vicissitudini che hanno determinato, per una città importante come Rende, il ritardo elettorale, passato anche attraverso un improvvido diktat regionale teso verso una fusione a freddo che, la democrazia nella sua forma più compiuta, ha rigettato".

"ome +Europa intendiamo partecipare alla discussione all’interno di un progetto che sia, nevvero, unitario nel riformismo. La città di Rende, forte della sua storia identitaria e innovatrice, vuole dare il suo contributo alla rinascita della Calabria partendo da una delle poche cose riuscite in questa regione, satura di troppe incompiute materiali e concettuali: l’Università della Calabria" prosegue. "La stessa è diventata qual è in un territorio che, troppo spesso, è apparso qual morta gora all’interno di un contesto politico nazionale che, comunque, si è distinto più come territorio di caccia di turiferari noti o anche meno che come servizio reso ai cittadini".

"+Europa Cosenza sta organizzando le sue strutture, regionali e provinciali, per meglio rispondere alle esigenze di rappresentanza del libero pensiero democratico a difesa dei diritti sociali e di cittadinanza che, da sempre, fanno parte del patrimonio genetico delle forze che si riconoscono nel movimento" viene affermato in conclusione. "Chiediamo a tutti gli interlocutori di riferimento, alcuni dei quali hanno fatto la storia di questa città, di volersi spendere per la costruzione di un percorso che, siamo certi, se fatto nella chiarezza e con volontà di servizio, determinerà quel nuovo inizio di cui Rende, e la regione tutta, avvertono il bisogno irrimandabile".