Sentenze Cedu, magistrati calabresi a confronto in Commissione Europea

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I partecipanti all'incontro di Bruxelles

Si è tenuto a Bruxelles un incontro bilaterale, promosso dall’eurodeputata calabrese Giusi Princi, tra le più alte cariche della magistratura ordinaria reggina e del Tar e le massime rappresentanze della Commissione Europea.

Il confronto si è incentrato sull’adeguamento della giurisdizione italiana alle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), con particolare attenzione ai settori della giustizia e dell’immigrazione.

Tra i temi trattati, il Patto Migrazione, la recente condanna dell’Italia per violazione dell’art. 8 CEDU sul diritto al rispetto della vita privata e familiare, la disciplina delle intercettazioni, e le pronunce relative alla violazione dei diritti di difesa e del contraddittorio.

Ampio spazio è stato inoltre dedicato alla protezione internazionale, alle misure di trattenimento e all’individuazione dei cosiddetti “paesi sicuri”, tema importante anche in considerazione che la Calabria è terra di frontiera nel Mediterraneo.

“Si sono gettate le basi per un importante ponte di legalità e giustizia tra la Calabria e l'Europa”, afferma Giusi Princi che prosegue: “Sono state infatti evidenziate le ricadute delle direttive europee nei territori con importanti spunti di miglioramento grazie ai preziosi input che sono stati forniti alla Commissione dagli illustri esponenti della magistratura e del TAR di Reggio Calabria”.

“Anche in questo caso, la Calabria può fungere da apripista per un importante progetto pilota su cui stiamo lavorando con la magistratura e la Commissione. Risulta essenziale - conclude la deputata europea - il dialogo con chi concretamente attua le disposizioni europee sul territorio, affinché dalle esperienze, e grazie alle alte competenze che la Calabria esprime, possano emergere proposte innovative capaci di rendere l'Unione Europea più flessibile, inclusiva e reattiva alle esigenze dei cittadini”.