Calabria: falsi programmi di ricerca, arrestati docente Unical e imprenditori

Calabria Attualità

È un professore ordinario dell'Università della Calabria il docente finito in manette nell'ambito dell'operazione condotta dalla guardia di finanza di Catanzaro che ha portato all'arresto di otto persone ed al sequestro di beni per 300 milioni di euro. L'accusa di truffa aggravata, falso e altri reati. Nell'inchiesta sono indagati anche altri sei docenti, quattro dei quali ordinari, di altre università. . Gli arrestati e indagati per l'indebita percezione di 31 milioni di euro hanno richiesto e ottenuto i finanziamenti tramite due società che dipendono da una multinazionale. La capofila Silvateam spa ha sede a Mondovì (Cuneo). Nel corso dell'operazione, i finanzieri hanno sequestrato, tra l'altro, lo stabilimento in cui hanno sede le società Silva Extracts e Silva Chimica, facenti capo alla multinazionale Silvachimica che ha sede a Mondovì, e nel quale si producono sostanze usate nel campo alimentare. Secondo quanto è emerso dalle indagini, le imprese coinvolte nell'inchiesta avevano ottenuto dei finanziamenti dai ministeri dello Sviluppo e da quello dell'Istruzione per avviare ricerche scientifiche al sud, garantendo certi livelli occupazionali e la formazione di operai specializzati. Impegni che sarebbero stati tutti disattesi. Dalle indagini è emerso, infatti, che la ricerca o non veniva fatta o veniva fatta al nord, che non è stato garantito alcun livello occupazionale e che i corsi di formazione non sono stati svolti. Venti milioni di euro sono stati incassati dai truffatori, mentre altri 11 sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza presso il ministero. Il sequestro sta avvenendo nei due ministeri.

Ulteriori dettagli verranno forniti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, alla quale parteciperà il procuratore Dario Granieri.