Cinema. Osservatore promuove “Corpo Celeste” ambientato in Calabria
L'Osservatore Romano promuove "l'intenso e interessante" film di Alice Rohrwacher "Corpo celeste", presentato a Cannes e che, sintetizza nell'editoriale di oggi Lucetta Scaraffia, "riguarda le condizioni della Chiesa e dei fedeli in una regione bellissima, ma devastata da un processo di modernizzazione mostruoso, come la Calabria". Un tema, scrive la storica, "declinato attraverso lo sguardo di Marta" con "un distacco che permette di far cogliere, attraverso gli occhi della protagonista, gli aspetti piu' grotteschi e poveri di una realta' culturalmente e religiosamente arretrata, ma che esprime anche il genuino bisogno di un confronto vero con Gesu' da parte di una giovane confusa e disorientata". E anche se "nel film il parroco si occupa solo di propaganda elettorale e del suo telefonino che squilla di continuo, nella speranza che gli dia la notizia dell'agognata promozione che lo porti lontano da li', in una posizione piu' favorevole alla carriera ecclesiastica a cui aspira", e alla fine la giovane protagonista fuggira' davanti alla cresima, "allontanata dall'incomprensione del contesto debole della Chiesa locale, il film apre il cuore alla speranza". Infatti, conclude l'articolo seguendo la trama del film che racconta la sostituzione di una croce ultramoderna al neon con una antica, "Gesu', quello raffigurato dal crocifisso 'figurativo', l'unico oggetto sacro che permette di riconoscerlo e di instaurare un rapporto con lui, e' ancora vivo negli strati profondi della nostra societa' e della nostra cultura. Basta saperlo cercare".