Crotone. Festival dell’architettura. Si parte col workshop sulla trasformazione urbana
Con il workshop dal titolo “La città dei tre millenni-Viaggio da Antica Kroton ad oggi” si è aperto questa mattina, all’Urban center di Antica Kroton, sul lungomare cittadino, il Festival dell’Architettura - Crotone: la città con il mare.
Ospiti dell’evento l’architetto Francesco Livadoti, il docente dell’università Mediterranea Domenico Passarelli, Santo Vazzano per il consorzio Jobel e due giovani professionisti che stanno partecipando al laboratorio didattico per lo sviluppo urbano attraverso un corso di alta formazione per architetti, ingegneri, designer e archeologi diretto da Mario Cucinelli.
Introducendo il workshop inaugurale sulla trasformazione urbana da Antica Kroton alla città contemporanea, Livadoti ha sottolineato quelli che sono gli obiettivi del Festival.
“Cominceremo a raccontare, a narrare la storia della nostra città cercando di capire il processo che ha portato alla città contemporanea” ha detto il presidente dell’Ordine degli architetti crotonesi, aggiungendo che questo “sarà un lavoro che andrà ricomposto per essere ricostruito, trasmesso e cercare di farlo diventare, appunto, un racconto che tutti possono ascoltare”.
Vazzano, invece, si è soffermato sull’intesa tra il Consorzio Jobel, l’Ordine degli architetti e la Fondazione, che ha permesso di partecipare al bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Si tratta di un’iniziativa promossa per supportare la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura contemporanea per il progresso civile, sociale ed economico del Paese.
Ha poi sottolineato che con questo progetto Jobel ed i suoi partner sono entrati nel circuito nazionale delle progettazioni e che le collaborazioni nei prossimi mesi si amplieranno sempre di più.
Il professor Passarelli, dal canto suo, ha sottolineato alcuni aspetti necessari per far sì che la città di Crotone possa guardare al futuro facendo riferimento alla sua prestigiosa storia del passato.
A suo parere bisogna aggiustare il corto circuito che spesso ha riguardato la progettazione ed i Piani di programmazione, con la loro effettiva realizzabilità degli stessi.
Per il docente della Mediterranea, un Piano deve essere non solo necessario, ma anche utile, ed in questa ottica deve essere la collettività ad accompagnarlo per rivitalizzare la città.
All’esordio del Festival era presente anche l’assessore all’urbanistica del comune di Crotone Giovanni Greco. Prossimo appuntamento sarà domani a Cirò Marina con un talk culturale.