Adda, apprezzamento per direttiva Asp di Reggio sui punti prelievi
"In qualità di presidente dell’Associazione Adda, ma soprattutto come genitore, non posso che esprimere sincero apprezzamento per la recente direttiva emanata dall’Azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria, indirizzata ai punti prelievo degli Ospedali di Polistena, Locri, Melito Porto Salvo, Gioia Tauro nonché ai direttori distrettuali e ai Referenti sanitari. Questa direttiva stabilisce che tutte le richieste di prelievo debbano essere evase previa programmazione, con particolare attenzione a garantire il servizio alle persone fragili, in attesa dell’attivazione del progetto di “prelievo a domicilio” che in alcune postazioni è già attivo". E' quanto scrive Vito Crea presidente dell'Adda.
"Per chi vive la disabilità - continua la nota - in particolare quella complessa, si tratta di un gesto concreto che segna un vero e proprio cambio di rotta, una presa in carico reale da parte dell’Azienda Sanitaria. È un segnale forte che arriva da quella che per anni è stata considerata l’Asp più disastrata d’Europa.
Solo chi convive quotidianamente con la disabilità può comprendere fino in fondo le difficoltà affrontate per sottoporsi a un semplice controllo, a un esame di routine, perfino a una pulizia dentale: spesso si è costretti a percorrere centinaia di chilometri, talvolta oltre i confini regionali. Questa iniziativa rappresenta un piccolo ma significativo tassello del più ampio progetto “Dama”, che confidiamo possa essere presto pienamente operativo.
Non possiamo dimenticare le enormi difficoltà degli ultimi dodici anni: servizi negati, emigrazione sanitaria, gestioni commissariali che non sono state in grado nemmeno di redigere un bilancio, figurarsi attuare una vera programmazione.
Oggi, con la guida manageriale della Dottoressa Di Furia, non si possiede certo una bacchetta magica, ma una visione lineare, investimenti mirati e nuove assunzioni stanno già producendo risultati visibili, soprattutto per le categorie più vulnerabili. Negare questo significherebbe essere in malafede o muoversi per interessi politici o corporativi.
Come Associazione Adda, non saremo mai allineati a logiche che ostacolano il bene comune. Recuperare e abbandonare l’ultimo posto nella garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) non è stato semplice, e questo non significa che tutto vada bene. Ma oggi più che mai è necessario essere uniti e collaborare.
Noi, nel nostro piccolo, non ci tireremo mai indietro. Perché non bisogna mai dimenticare cosa eravamo, chi siamo e cosa dobbiamo diventare. Per le persone in difficoltà si può chiedere informazioni oltre che al Cup alla nostra Associazione".