A Crotone tornano a maggio le Giornate Diabetologiche
Sono circa 62 milioni le persone affette da diabete in Europa, 4 milioni solo in Italia, una patologia cronica seria considerando che nel mondo rappresenta la quarta causa di morte.
Negli anni il numero dei malati diabetici è aumentato vertiginosamente e si stima che ci siano almeno un milione le persone in Italia che non sanno di avere il diabete. Proprio per questo è importante la prevenzione e gli screening regolari a tutte le fasce d’età per una diagnosi precoce evitando così complicanze come malattie cardiovascolari, danni al sistema nervoso, problemi renali e retinopatia.
In Calabria, più che nelle altre regioni d’Italia, i dati sono preoccupanti. Nel 2024 l’8,5% della popolazione è affetta da malattia diabetica, vale a dire 155 mila malati, ma solo il 4,46% viene ospedalizzata. Il dato indica quindi che la popolazione diabetica calabrese controllata è molto bassa rispetto alla media nazionale.
Data l’incidenza di tale malattia che tende a svilupparsi con l’avanzare dell’età, ogni anno il dottore Salvatore Pacenza, primario del reparto di Diabetologia dell’Asp di Crotone, organizza le Giornate Diabetologiche dalla Terra di Alcheome e Pitagora che, quest’anno, si terranno dal 29 al 31 maggio presso il Centro Congressi “Igv”.
Una tre giorni importante durante la quale un pool di medici, professionisti ed esperti del settore di fama nazionale e internazionale, faranno il punto sullo stato dell’arte della malattia con aggiornamenti sui passi in avanti fatti della scienza e della medicina. “L’obiettivo anche per questa settima edizione - sostiene il Direttore Scientifico Pacenza - è quello di offrire una completa e aggiornata panoramica su ogni aspetto della diabetologia: dalla fisiopatologia alla gestione clinica, dalle nuove terapie alle tecnologie emergenti, senza dimenticare la prevenzione e il trattamento delle complicanze del diabete e i fattori di rischio cardiovascolari”. E poi aggiunge che “sia il diabete di tipo 1 che di tipo 2 è importante ricordare che si possono prevenire o quantomeno limitare i danni. Nel primo caso grazie ad una diagnosi precoce, nel secondo caso invece grazie ad un corretto stile di vita: praticando attività fisica, seguendo una dieta equilibrata evitando picchi di zucchero nel sangue”.
Un'occasione singolare rivolta non solo ai professionisti, ma anche ai pazienti per un confronto vis-à-vis sulla malattia cronica, la sua cura e gestione che richiede sempre più un approccio integrato tra monitoraggio costante, terapia farmacologica ed educazione del paziente ad un nuovo stile di vita.