Mancato riconoscimento festività alla D’Agostino, Fillea Cgil chiede incontro urgente
La Fillea Cgil provinciale Cosenza – Pollino e la Fillea Cgil Calabria esprimono ferma e indignata contrarietà alla decisione della D’agostino Costruzioni Generali, impresa impegnata nella costruzione dell’Ospedale della Sibaritide, di rigettare la legittima richiesta dei lavoratori - avanzata tramite le rispettive sigle sindacali – per quanto attiene l’organizzazione del Piano Ferie e il riconoscimento delle giornate festive del 25 aprile e del 1° maggio, Festa dei Lavoratori.
La Fillea Cgil e le altre sigle sindacali - continua la nota - nella giornata di ieri, hanno inoltrato alla D’agostino Costruzioni Generali l’ennesima Pec con la quale richiedevano “un urgente incontro ed invio piano ferie – chiusura cantiere dettagliato, per le ferie Pasquali e le prossime festività del 25 Aprile e del 1° maggio”. La D’agostino Costruzioni Generali, nella stessa giornata di ieri, ha comunicato, in riscontro alla nota delle organizzazioni sindacali, testualmente che “…il cantiere si fermerà i giorni di domenica 20 e lunedì 21aprile. Per i giorni del 25 aprile e del 1 maggio al fine di consegnare alla comunità un opera di primaria importanza nel minor tempo possibile si stanno predisponendo dei piani di lavorazione con le esogenze di cantiere, l’azienda garantisce che verranno riconosciuti tutti gli straordinari come previsti da Ccnl….”.
Per noi della Fillea Cgil la decisione comunicataci dalla D’agostino Costruzioni Generali rappresenta un grave atto di arroganza, che lede diritti fondamentali sanciti tanto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro quanto dalla Costituzione italiana. Una decisione che non colpisce solo i dipendenti diretti della D’Agostino, ma anche tutte le maestranze delle aziende in sub-affidamento, impegnate nella realizzazione di un’opera pubblica attesa e fondamentale per il nostro territorio.
Il diritto al riposo e alla fruizione delle festività nazionali è inviolabile. Chiediamo un immediato ripensamento da parte dell’azienda e che si torni immediatamente a una gestione rispettosa della dignità del lavoro e dei diritti dei lavoratori, nel pieno rispetto del Ccnl, delle normative sulla sicurezza e sulla salute psico-fisica, nonché dei principi costituzionali che tutelano il lavoro e la persona.
Dove non c’è il rispetto delle regole è lì che si annida l’illegalità. E dove manca la legalità a rischio non sono solo i diritti, ma anche la trasparenza, la qualità del lavoro e la credibilità delle istituzioni.
Invitiamo pertanto l’azienda a ritirare questa decisione inaccettabile e a riaprire un confronto vero con le rappresentanze sindacali, per il bene del cantiere, dei lavoratori e di tutta la comunità che da anni aspetta la realizzazione di quest’infrastruttura".