Furto di legname e gestione rifiuti nel Parco d’Aspromonte: finisce in manette
A seguito di una complessa attività di indagine avviata nel 2024, finalizzata al contrasto di reati ambientali in area protetta, coordinata dal Reparto Carabinieri del Parco Nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria, i militari del Nucleo “Parco” di Gambarie, con sentenza emessa dal Gip del Tribunale di Palmi, hanno posto agli arresti domiciliari un soggetto residente a Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Le indagini hanno riguardato ripetuti episodi di furto aggravato di legname ai danni di un bosco di proprietà comunale, situato nella località “Petrulli”, ricadente in zona "C" della riserva naturale.
Nel corso degli accertamenti, sarebbe anche la gestione e combustione illecita di rifiuti, inclusi veicoli fuori uso, con gravi conseguenze per l’ambiente.
Grazie all’impiego di strumenti tecnici di osservazione (videocamere nascoste e localizzatori GPS), l'Arma avrebbe documentato e circostanziato i reati di cui è accusato l'uomo, che includono: furto aggravato, ricettazione, gestione non autorizzata di rifiuti e combustione illecita.
L’attività si inserisce in un più ampio piano di tutela del patrimonio naturalistico dell’Aspromonte, che vede l’Arma dei Carabinieri impegnata nel presidio delle aree protette e nel contrasto sistematico ai crimini ambientali. Le indagini proseguono sotto la direzione della competente Autorità Giudiziaria.