Animali tra escrementi e topi morti, canile “lager” sequestrato nel crotonese
Un canile gestito abusivamente da una famiglia di Caccuri, popoloso centro del crotonese, è finito sotto sequestro convalidato dal tribunale del capoluogo pitagorico.
Al provvedimento si arriva dopo una serie di sopralluoghi effettuati insieme dal servizio veterinario dell’Asp locale e dai Carabinieri, e dopo numerose segnalazioni giunte da comuni cittadini.
Al momenti dei controlli sarebbe emersa quella che gli stessi militari hanno definito come situazione di grave degrado: gli animali sono stati trovati rinchiusi in capanne rudimentali, realizzate anche con dei materiali pericolosi come lastre di eternit, e lasciati in spazi angusti senza adeguate condizioni igienico sanitarie: i cani, infatti, sarebbero stati costretti a vivere tra i propri escrementi e tra carcasse di topi.
Per questo sono stati tutti sequestrati e poi affidati in custodia a un altro ente del crotonese, così da garantirne la loro sicurezza e il loro benessere.
Il tentativo di darsi fuoco
Durante un sopralluogo, poi, uno dei familiari coinvolti, in segno di protesta, avrebbe addirittura tentato un gesto estremo, cospargendosi di liquido infiammabile e minacciando di darsi fuoco.
L’uomo è stato immediatamente bloccato ed affidato al personale del 118 che lo ha portato nell’ospedale del capoluogo dove è stato ricoverato per le cure necessarie.
Un canile gestito abusivamente da una famiglia di Caccuri, popoloso centro del crotonese, è finito sotto sequestro convalidato dal tribunale del capoluogo pitagorico.
Al provvedimento si arriva dopo una serie di sopralluoghi effettuati insieme dal servizio veterinario dell’Asp locale e dai Carabinieri, e dopo numerose segnalazioni giunte da comuni cittadini.
Al momenti dei controlli sarebbe emersa quella che gli stessi militari hanno definito come situazione di grave degrado: gli animali sono stati trovati rinchiusi in capanne rudimentali, realizzate anche con dei materiali pericolosi come lastre di eternit, e lasciati in spazi angusti senza adeguate condizioni igienico sanitarie: i cani, infatti, sarebbero stati costretti a vivere tra i propri escrementi e tra carcasse di topi.
Per questo sono stati tutti sequestrati e poi affidati in custodia a un altro ente del crotonese, così da garantirne la loro sicurezza e il loro benessere.
Durante un sopralluogo, poi, uno dei familiari coinvolti, in segno di protesta, avrebbe addirittura tentato un gesto estremo, cospargendosi di liquido infiammabile e minacciando di darsi fuoco.
L’uomo è stato immediatamente bloccato ed affidato al personale del 118 che lo ha portato nell’ospedale del capoluogo dove è stato ricoverato per le cure necessarie.
La situazione di degrado
I carabinieri sottolineano ancora che la vicenda non si limiterebbe però alle sole condizioni di degrado del canile, ma si inserirebbe in un contesto più ampio, caratterizzato da numerose denunce presentate dai cittadini nei confronti del soggetto per danneggiamenti e minacce.
Le istituzioni hanno a più riprese tentato di instaurare un dialogo con il proprietario della “struttura”, proponendo anche soluzioni legali per regolarizzare la situazione e offrendo piccoli aiuti economici, sistematicamente rifiutati.
I carabinieri sottolineano ancora che la vicenda non si limiterebbe però alle sole condizioni di degrado del canile, ma si inserirebbe in un contesto più ampio, caratterizzato da numerose denunce presentate dai cittadini nei confronti del soggetto per danneggiamenti e minacce.
Le istituzioni hanno a più riprese tentato di instaurare un dialogo con il proprietario della “struttura”, proponendo anche soluzioni legali per regolarizzare la situazione e offrendo piccoli aiuti economici, sistematicamente rifiutati.