La storia proibita dei Borbone: Antonino Ballarati la spiega domani a Napoli

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Antonino Ballarati

“La Storia proibita dei Borbone, Regno delle Due Sicilie, nient’altro che la verità” (edito nel 2018 da Iuppiter), scritto dall’autore castrovillarese, Antonino Ballarati, e tra i dieci migliori libri sulla storia del Regno delle Due Sicilie, sarà al centro di un ciclo di appuntamenti e dialoghi dell’Associazione 50 & Più di Napoli.

L’evento si terrà il pomeriggio di domani, martedì 13 maggio, alle 17, nella sala eventi in via Cervantes el capoluogo campano, con l’avvocato Flavia Chiarolanza, il giornalista Aldo De Francesco, il presidente dell’Associazione, Maurizio Merolla e, ovviamente, l’autore.

Ridare dignità alla storia

Lo fa sapere lo stesso scrittore calabrese, precisando che anche questo appuntamento è realizzato “per riconsegnare dignità e decoro alla storia ed alla identità delle donne e uomini del Sud, prendendo forza da ricostruzioni documentali”.

Il Risorgimento come, forse, non era mai stato raccontato e, comunque, riletto per aiutare le nuove generazioni a comprendere, districare e conoscere meglio le vicende che caratterizzarono l’Unità d’Italia, il Meridione, nella coscienza dell’appartenenza con le capacità che possediamo, rivive nelle 196 pagine di Ballarati.

I riscatto del Sud

Il riscatto del Sud, tra Cultura, Intelligenze e Patrimoni, è il fil rouge che lega i capitoli del libro, mossi dalla passione per la propria “Terra” che bisogna far ricomprendere.

Un lavoro editoriale che si propone di far reincontrare ciò che abbiamo ereditato e dobbiamo saper riguadagnare e promuovere a sostegno di quel bene comune che ancora possiamo offrire all’economia nazionale ed europea, suscitando esperienze umane.

Non a caso per Ballarati i dati parlano da soli: il Sud ha perduto tanto nell’unificazione offrendo, però, molto per la nascita dello Stato Italiano.

La ricchezza del Meridione

S’immagini - per dare il senso dello stato di salute economica del Meridione in quegli anni, come riporta uno studio de Il Sole 24 ore del 17 marzo 2011- che prima dell’Unità d’Italia nel Regno di Napoli vi era un Prodotto interno Lordo quasi doppio rispetto a quello piemontese.

Fatti che aiutano a capire, e ci fanno riflettere, insieme ad altre documentazioni che rendono, cosa era il Mezzogiorno con le sue imprese ed intraprese.

Qualcosa che si può intendere ancora meglio leggendo il libro, ordito per una crescita diffusa che deve rispondere alle sfide dei Tempi e della realtà.