Campeggio abusivo alla foce del Neto, Circolo Ibis presenta esposto

Crotone Attualità

Il Circolo per l'Ambiente Ibis Odv, ha formalmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Crotone. L'azione mira a prevenire l'ormai consueta installazione di un campeggio abusivo all'interno della Zona Speciale di Conservazione della foce del fiume Neto, in particolare nell'area della spiaggia di Talesi, con l'avvicinarsi della stagione estiva.

"La foce del Fiume Neto rappresenta un patrimonio naturalistico di inestimabile valore, riconosciuto a livello europeo e tutelato come ZSC "Foce Neto" (Cod. IT9320095) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) "Marchesato e Fiume Neto" (Cod. IT9320302). Questi riconoscimenti, istituiti dalla Regione Calabria e parte della Rete Natura 2000, sottolineano l'importanza cruciale dell'area per la conservazione della biodiversità".

"Il sito si distingue per una straordinaria varietà di habitat, tra cui elementi ripariali, boschi retrodunali, paludi, zone umide e un tratto di costa sabbiosa con sistemi dunali ben conservati. Questa eterogeneità ambientale lo rende un rifugio fondamentale per numerose specie animali e vegetali. L'area è di vitale importanza per l'ornitofauna, fungendo da luogo di nidificazione, transito e svernamento per diverse specie di uccelli, inclusi rapaci e uccelli acquatici e palustri, alcuni dei quali rari o minacciati a livello europeo. È inoltre riconosciuta come Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale (AREN) per la significativa presenza di anfibi e rettili. La vegetazione autoctona e le formazioni boschive e arbustive di interesse comunitario arricchiscono ulteriormente questo delicato ecosistema, che include anche biotopi sensibili come sorgenti d'acqua, zone umide e affioramenti rocciosi".

"Ogni anno, con l'arrivo dell'estate, assistiamo impotenti all'occupazione di un'area che dovrebbe essere protetta con la massima cura," dichiara Girolamo Parretta, presidente del circolo. "Il campeggio libero nelle Zone Speciali di Conservazione è severamente proibito e rappresenta una minaccia diretta alla biodiversità e alla salute ambientale. Le pratiche abusive, prive di autorizzazioni e di servizi igienici adeguati, comportano un grave rischio di contaminazione. L'uso di fiamme libere, in particolare, mette a repentaglio l'integrità del bosco litoraneo, un elemento vitale e già vulnerabile del nostro ecosistema".

"L'esposto sottolinea come tali attività illegali contravvengano alle rigorose misure di salvaguardia e gestione previste per il sito, che mirano a evitare il degrado degli habitat e il disturbo delle specie. La presenza di un campeggio abusivo in un'area protetta a livello europeo costituisce una grave violazione delle normative ambientali e paesaggistiche vigenti. Il circolo chiede alla Procura della Repubblica di Crotone di avviare un'indagine approfondita per identificare i responsabili di queste attività illecite e di adottare con urgenza tutte le misure necessarie per prevenire l'installazione del campeggio nella prossima stagione estiva. L'obiettivo primario è la messa in sicurezza dell'area, scongiurando il rischio di incendi e il degrado ambientale, e garantendo la salvaguardia di questo inestimabile patrimonio naturale".