Dieta mediterranea, si aggiorna la piramide alimentare

Calabria Salute

Cambia la piramide alimentare che rappresenta la famosa dieta mediterranea, tra conferme oramai note e nuove divisioni tra alimenti. Nei giorni scorsi la Società Italiana di Nutrizione Umana ha presentato una nuova versione della famosa rappresentazione, vista il continuo trend negativo che vede sempre meno persone seguire le indicazioni di base che vengono ripetuti sin dall'infanzia, a partire dal consumo giornaliero di più porzioni di frutta e verdura. Un vero e proprio scostamento dalla dieta mediterranea originale, oggi sempre meno seguita in tutta Italia.

La rappresentazione verrà presentata nel corso del convegno La Dieta Mediterranea tra eredità e futuro, in programma dal 29 al 30 maggio a Salerno in occasione del 45° congresso della società. Nel frattempo, è possibile evidenziare alcuni cambiamenti significativi come la divisione di latte e formaggi, che prima venivano rappresentati sullo stesso piano, e l'esclusione delle patata dalla lista delle verdure.

Nel consumo quotidiano spiccano dunque verdure e frutta a volontà, assieme all'olio extravergine di oliva: nessun altro olio è ammesso. Presente anche la pasta, il riso ed i cereali purchè integrali, assieme alla frutta secca, al pane (sempre integrale) al latte ed allo yogurt, purchè bianco.

Nei prodotti consumabili settimanalmente (2/3 volte) troviamo ovviamente i legumi, le uova, le carni bianche, i pesci (crostacei compresi), e, per la prima volta, le patate: dalla Sinu spiegano infatti che l'ortaggio non è assimilabile alle verdure fresche, ed il consumo in questi anni è divenuto eccessivo. Altra grande novità p la divisione tra formaggi: quelli freschi sono preferibili a quelli stagionati, il cui consumo è da moderare.

L'ultima categoria, ovvero quella dei prodotti da consumare occasinalmente e dunque anche meno di una volta a settimana, troviamo le carni rosse, i salumi ed i dolci. Altra grande novità, il consumo di tè e caffè diventa discrezionale con moderazione, mentre su zucchero, sale ed alcool - rappresentato dal classico bicchiere di vino - appare la dicitura "meno è meglio".